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Quattro consigli per ridurre gli sprechi a tavola

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In tempo di crisi non si butta via niente, ma così non è. Circa il 9% della nostra spesa domestica finisce nella spazzatura. Tradotto in soldoni sono 2-300 euro all’anno per nucleo familiare. Come evitare o ridurre tutto questo spreco di cibo? 

Se la crisi ci ha reso più accorti verso gli sprechi a tavola – sei italiani su dieci li hanno ridotti secondo i dati di Coldiretti-Swg – resta ancora esagerata la quantità di cibo ancora commestibile che buttiamo per cattive abitudini individuali: circa il 9% della nostra spesa domestica, per una perdita di 2-300 euro all’anno a famiglia. Evitare questo spreco o comunque limitarlo è un’attenzione che inizia dal momento in cui ci rechiamo al supermercato per fare la spesa e che riguarda anche le modalità di conservazione degli alimenti nella dispensa o nel frigorifero. Ecco 4 consigli per consumare meglio e buttare via sempre meno.

Sconti e confezioni risparmio. Difficile resistere alle offerte. Vale la pena approfittarne solo se i prodotti sono già nella nostra lista della spesa o almeno nei nostri piani settimanali e se siamo sicuri di poterli consumare. Teniamo presente che spesso si tratta di alimenti con scadenze brevi.

Etichette. Un errore comune è quello di confondere le diciture riportate sull’etichetta: “da consumarsi entro il” e “da consumarsi preferibilmente entro il”. La prima indica la data di scadenza entro cui un alimento va consumato, la seconda il termine minimo, appunto preferibile, di conservazione, superato il quale quel prodotto perderà un po’ delle sue caratteristiche organolettiche o nutrizionali ottimali ma potrà venire tranquillamente mangiato ancora per diversi giorni (latte, yogurt, uova) o mesi (pasta, olio, sughi, biscotti…).

Conservazione. Facciamo sempre ordine nel nostro frigo e dentro gli scaffali. Il modo migliore per evitare sprechi è quello di sistemare i cibi appena acquistati sul fondo e di portare avanti quelli più vicini alla scadenza. Così facendo, non consumeremo subito gli alimenti più freschi, lasciando ammuffire i più vecchi.

Scarti e Avanzi. Una spesa oculata, calibrata sugli effettivi bisogni, è il modo migliore per ridurli. Quel che resta nel piatto però si può sempre recuperare. Sul sito della Regione Valle d’Aosta trovate un elenco di primi, secondi e piatti unici low cost che si possono preparare con gli avanzi della sera prima o con quel che “balla” in frigo, dalla frittata di pasta al dolce di pane. E per chi non vuole buttare via proprio niente, più di una visita merita il sito Ecocucina di Lisa Casali. Avreste mai detto che gambi, bucce, foglie, lische e torsoli possano diventare gli ingredienti di prelibate ricette? In alternativa, possiamo destinarli al compost: diventeranno ottimo nutrimento per le piante nostre e dei nostri amici, a costo zero!

(Fonte viviconstile)


Mangia che ti passa. Uno sguardo rivoluzionario sul cibo per vivere più sani e più a lungo. Mettereste della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no. Eppure molti di noi fanno qualcosa di simile, ogni giorno, con una macchina assai più preziosa e delicata: il nostro organismo. In una vita di 80 anni una persona ingerisce in media dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo. E quindi poco prudente sottostimare l’effetto della nutrizione sulla nostra salute.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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