Nonostante i divieti parziali introdotti con la Legge di bilancio 2016, previsti solo sulle televisioni generaliste e in limitate fasce orarie, è boom della pubblicità sull’azzardo.
Nel 2016 i soldi investiti sono infatti cresciuti del 39,6% rispetto al 2015, raggiungendo 71,6 milioni di euro contro i 51,3 milioni dell’anno precedente. Numeri molto più alti di tutti gli altri settori economici. È quanto emerge da uno studio del sito specializzato Agimeg su dati Nielsen.
Come riporta l’Avvenire, il totale degli investimenti pubblicitari ha avuto lo scorso anno un incremento di appena l’1,7%: 23 volte meno del solo azzardo. E c’è poco da stupirsi visto che il 2016 è stato in assoluto l’anno record per azzardopoli, con 96 miliardi spesi dagli italiani in slot, scommesse, lotto, gratta e vinci e altre tipologie. Grandi incassi per le imprese che così si possono permettere tanta pubblicità in più. E questo è ben gradito, ovviamente, da gran parte dei media, sui quali poi i problemi e i drammi dell’azzardo trovano ben poco spazio.
Dei 71,6 milioni investiti nella pubblicità sul gioco nel 2016, la fetta più consistente (oltre l’86%) è finita sulla televisione (tra cui i canali dei digitali terrestri di Sky e Mediaset). In aumento le inserzioni sulla radio (+32,4%) così come quelle sui quotidiani (4 milioni di euro) e quelle dedicate al web dove il segno più è arrivato al 6,3% sul 2015.
Per il Codacons “se si vuole davvero contrastare i fenomeni della diffusione di massa delle scommesse online, oltre ad una regolamentazione ferrea che impedisca ai minori di 18 anni di accedere a tali siti, è necessario estendere il divieto degli spot sul gioco online ai media specializzati”.
Dall’ultima ricerca dell’Ifc-Cnr emerge come ancora oltre 1 milione di studenti tentino la sorte con l’azzardo. In pratica il 49% di loro (44% al Nord, 54% al centro e 53% delle regioni sud) cadono nella tentazione della sorte, una pratica altamente diseducativa e pericolosa specialmente nella fase dei giovanissimi in quanto fa sì che crescano con l’illusione che i guadagni e successi si costruiscano con la semplice sorte e non da impegno e sacrifici.
In Italia è severamente vietato pubblicizzare armi, pornografia e superalcolici. Perché la pubblicità delle scommesse è libera?