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Primarie della cultura: Vota le tue priorità

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Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, lancia le “primarie della cultura”. Da oggi fino al 28 gennaio si vota online le priorita’ per cultura, paesaggio, ambiente. Idee e proposte concrete che i candidati delle prossime elezioni politiche possano fare proprie. Quindici temi proposti che da sempre contraddistinguono l’attività della Fondazione, i cinque temi più votati saranno annunciati ufficialmente in conferenza stampa e presentati ai partiti e candidati delle prossime elezioni politiche. 

“L’attuale legge elettorale – spiega la Presidente FAI Ilaria Borletti Buitoni – non permette ai cittadini di scegliere i parlamentari. Perciò abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che prova a ridare voce agli elettori, mettendo a disposizione la possibilità di individuare idee e proposte concrete che i candidati possano fare proprie. Le ‘Primarie della cultura’ vogliono dare risposte ad una domanda trascurata e fondamentale per il Paese: come salvare la cultura italiana boccheggiante dopo decenni di indifferenza, come  rendere lo straordinario patrimonio storico artistico a paesaggistico una ricchezza che può generare anche sviluppo, come ritrovare l’identità di un Paese la cui bellezza e arte tutto il mondo conosce”.

Una di queste proposte riguarda l’AGRI-CULTURA: PIU’ LAVORO E BENESSERE A KM ZERO. Tema che Mondo alla Rovescia sostiene da tempo. Se smettessimo di importare prodotti alimentari dall’estero l’Italia avrebbe una capacità di sopravvivenza di soli 3 mesi. Incentivi all’agricoltura come fonte di cibo, lavoro, cura del paesaggio e territorio con criteri innovativi sviluppando l’agricoltura a Km Zero. Il più vecchio lavoro del mondo dal quale dipende molto la futura vocazione del nostro paese.

L’agricoltura a scala europea è stata gravemente colpita dalla crisi, in Italia le aziende sono calate in 10 anni del 32,2% e il loro reddito del 25,3%. C’è stato un forte consumo di suolo agricolo negli ultimi sessant’anni dovuto alla crescita indiscriminata delle città e delle infrastrutture e, in tante aree della penisola c’è stato un significativo abbandono agricolo: questo mette a rischio anche la nostra sicurezza alimentare. Il modello aziendale che più riesce a contrastare la crisi del settore sono le aziende più innovative, legate a modelli multifunzionali, vicini ai principi della sostenibilità ambientale, capaci di garantire efficienza economica, equità sociale, tutela e valorizzazione delle risorse naturali e del paesaggio. Promuovere e sostenere le imprese agricole multifunzionali, ad alta intensità di lavoro, riavvicinare le nuove generazioni a queste attività e rilanciare il settore in una nuova chiave legata alla sostenibilità ambientale, alla salute alla valorizzazione dell’agricoltura di vicinato. Inoltre, da qualche anno il cosiddetto made in Italy agroalimentare, sta mostrando tutte le sue potenzialità come componente robusta e dinamica delle nostre esportazioni.

Agricoltura a Km zero significa anche che gli acquisti sono sostenibili soprattutto dal punto di vista ambientale. Evitano infatti il consumo del carburante indispensabile al trasporto dei prodotti che sono importati; in pratica contribuiscono a ridurre la produzione di CO2 tipica dei veicoli che movimentano la merce. All’estero, in particolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, i “Farmers Market” sono diffusi già da molti anni. In Italia ci è voluto più tempo ma questa nuova forma di acquisto si sta diffondendo. I Mercati del Contadino rendono possibile l’accorciamento della filiera produttore-consumatore, eliminando gli intermediari e consentendo, in questo modo, un risparmio economico pari al 30%. Ma il vantaggio non è solo questo. Comprare direttamente dal produttore consente di acquistare prodotti freschi, ma soprattutto nazionali se non addirittura locali. Ed è questo l’aspetto più interessante. Prediligendo i prodotti nazionali di stagione la nostra spesa si trasforma immediatamente in una spesa a “Km zero” .

Visita il sito primariedellacultura.it e vota le tue priorità fra i quindici temi proposti.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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