Presidente, chiedo a lei
se l’Italia è un grande scherzo
se da tanti anni ormai
questo stato è un caso perso
E’ l’Italia, sì, lo so
un paese d’equità
ma ritengo sia del tempo
che si scherza, lei lo sa!
Non lo dico a vantaggio
del medesimo, coraggio!
Ma lo dico perchè c’è
chi fortuna ha men di me
Presidente, caro mio
io le metto per iscritto
che per molti non c’è Dio
ma un bel mutuo o un affitto
Le assicuro, io son certo
(ci confido nello stato)
c’è qualcun d’altolocato
che amministra per diletto
Io son serio, Presidente
è uno sforzo confrontarlo
con chi, sì, l’ha preceduto
ma il dover suo sa ben farlo
Presidente, non ignoro
che per lei è arduo (e strano)
stare al gioco di chi teme
il giudizio dello stato
Presidente, io e lei
amiam troppo questa patria
per vederla ‘sì straziata
non da noi (me o lei)
ma da chi per negligenza,
poca voglia o infedeltà
ci tradisce (de tendenza)
o promette qua e là!
Presidente, chiedo a lei
se le sembra “amore” questo
io le dico e qui le scrivo:
a me sembra un caso perso
Mauro C. – Studente Liceo Classico “G.B. Vico” Chieti