E’ stato presentato dal Coni il Libro Bianco dello Sport Italiano, fotografia dello stato di salute del movimento agonistico alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012.
In Europa le ricerche hanno evidenziato che circa l’80% della popolazione svolge attività fisica e circa il 60% pratica attività sportiva. Lo sport , nata come attività volontaria e gratuita, ha oggi rilevanti dimensioni e attira risorse economiche significative con un peso rilevante sui Pil nazionali (non inferiori all’1%). Il Pil direttamente legato allo sport, in Italia, e’ pari a 25 miliardi di euro (1,6 del totale nazionale), e le entrate erariali attribuibili allo sport sono circa 5 miliardi. E’ importante sottolineare la correlazione tra ricchezza nazionale e livello di diffusione della pratica sportiva. La Francia, ad esempio, e’ la nazione con il maggior contributo pubblico per cittadino 215 euro, circa cinque volte l’Italia. Il successo nelle competizioni internazionali “traina” il movimento sportivo, consentendo nel tempo di migliorare e di avvicinare più persone allo sport. La spesa sostenuta direttamente da individui e famiglie per praticare l’attività sportiva e’ la principale fonte di finanziamento per lo sport in quasi tutti i paesi europei. Una recente indagine internazionale ha stimato in 100 miliardi di euro annui il costo sostenuto dalle persone fisiche.
La situazione sportiva italiana, nonostante le limitate risorse economiche a disposizione e l’incertezza dei contributi pubblici, e’ discreta. Il movimento coinvolge circa 13 milioni di praticanti di cui 4,5 milioni di tesserati, in aumento negli ultimi 10 anni (+35%). E’ aumentata la diffusione della “cultura sportiva” importante per colmare il gap con le altre nazioni europee. Il Coni ha ricevuto nel 2012, 409 milioni di euro di contributi pubblici che ha provveduto a ridistribuire a tutto il sistema sportivo nazionale. Ovviamente a beneficiare di più di questi contributi e’ il calcio con oltre il 30% seguita dal nuoto che riceve il 4%. In crescita le entrate per “giochi e scommesse” legate allo sport. Si e’ passati da 25 miliardi di euro del 2004 agli 80 miliardi di euro nel 2011. Il rapporto evidenzia una variazione positiva di praticanti per fascia di età, con aumenti significativi per i più adulti (a partire dai 40 anni). A partire dai 15 anni invece meno della meta della popolazione italiana (42%) pratica attività sportiva, e questo secondo me, e’ un dato allarmante. Proprio durante l’età dello sviluppo lo sport dovrebbe essere parte integrante nella vita degli adolescenti. Infatti più del 40% della popolazione italiana e’ sedentaria ed in aumento nelle fasce di età più giovani da 3 ai 34 anni. L’Italia ha il tasso di sedentarietà superiore alla media europea. A tal proposito il Ministro Gnudi dice “Sono importanti i grandi atleti e il movimento di vertice ma va tenuto conto dei dati relativi ai numeri: la pratica aumenta per chi ha più di 40 anni e cala tra i 20 e i 25 anni. Lo sport educa alla vita, ci sono aspetti salutistici. Il Governo, d’intesa e in collaborazione con il CONI, sta portando avanti molti progetti, legati all’impiantistica, al Tavolo Nazionale per la Governance dello Sport, fino ad arrivare alla legge sugli stadi. Ci stanno molto a cuore, però, i Giochi della Gioventù e l’Alfabetizzazione motoria perché lo sport deve diventare l’elemento portante, non di secondo piano”.
Sarebbe cosa buona e giusta investire di più nel settore sportivo-scolastico se non vogliamo 80enni in forma smagliante e 15enni obesi… Altrimenti dovremmo parlare di Sport alla Rovescia…
Scarica il Libro Bianco dello Sport Italiano
Viaggio nello sport italiano (Il pane quotidiano)
“Una buona dose di consigli, ipotesi di lavoro e linee di indirizzo posti con garbo, che tuttavia – scommettiamo? – provocheranno qualche mal di pancia. (…). Ma credo che lo sport italiano e l’organizzazione che lo governa siano migliori di tanta altra parte di questo Paese.” (dalla Prefazione di Ruggiero Palombo). Il libro è un viaggio nello sport italiano e un esame del suo significato sociale, economico e sportivo.