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Per un debito di 55 centesimi, artigiano trattato come un evasore

INPS-debiti

Per 55 centesimi l’Inps nega ad un idraulico riminese il Durc, documento unico per la regolarità contributiva dell’azienda. Protagonista della vicenda, pubblicata oggi sul Resto del Carlino, è Emilio Ravagli che ha subito saldato l’arretrato per non perdere il lavoro, ma ha voluto segnalare il disguido che per una cifra irrisoria rischiava di costare all’azienda molto di più.

L’artigiano doveva lavorare su un cantiere, ma l’Inps per un mancato versamento di contributi pari a 37 cent, più 18 del socio, nega per mail il documento e il lavoro rischia di saltare. Per i 55 centesimi l’Inps gliene ha chiesti 29,30.

“Come faccio da anni, ho chiesto il Durc per poter lavorare su un cantiere a Maiolo. Ero tranquillo perché quando c’è da pagare io pago. Ma il 12 febbraio l’Inps mi scrive via email dicendo che l’esito della richiesta era negativo. La cosa mi ha sorpreso, ma quello che mi ha fatto andare su tutte le furie è stato il motivo. Mi hanno fatto presente che non avevo pagato i contributi per una cifra di 37 centesimi ai quali si sommavano i 18 del mio socio. Come hanno fatto a calcolare questo presunto debito non saprei, fatto sta che senza quel documento io non posso lavorare ed ho rischiato di perdere clienti e commesse”.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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