Carissima Paola Severino, ministro della Giustizia italiano vuole regolamentare internet? i blog?
Grazie ma non abbiamo bisogno delle vostre regole! La legge di internet e’ semplicemente, la LIBERTÀ! Conoscete questo concetto, lei dovrebbe conoscerlo.
Per voi la libertà e fare i vostri comodi porci, o porci comodi dipende dall’interlocutore.
Il Web, ed i blog, sono più autoregolamentati del vostro, nostro Parlamento Italiano.
Ma ovviamente le vostre intenzioni sono di censurare il libero pensiero, e di farci diventare come i giornali e le televisioni servi e schiavi del regime italiano! I blogger sono una risorsa, i problemi dell’informazione e del Paese sono ben altri.
Internet vi fa paura, ha cambiato le abitudini, l’informazione e la cultura in tutto il Mondo. E un mezzo in grado di ribellarsi a qualsiasi sopruso ed in continua espansione.
Nel mese di febbraio 2012, ultimi dati Audiweb, sono stati 27,7 milioni gli italiani che si sono collegati a internet almeno una volta da computer, il 50,7% della popolazione dai due anni in su, con una crescita del 9,2% in un anno. L’audience online nel giorno medio registra una crescita del 7,3%, con 13,8 milioni di utenti attivi che hanno navigato per 1 ora e 26 minuti, consultando 166 pagine per persona.
Sempre secondo Audiweb, gli editori online pianificabili questo mese nel planning database, iscritti direttamente o dai loro network pubblicitari, sono: 304 Parent, 439 Brand, 1157 Channel e 87 Custom Property per aggregati o aree tematiche.
Altro che giornali e televisioni. Non ci fermerete mai, in nessun modo. Anche perche si ricordi che internet e’ in continuo movimento, in continua trasformazione.
Nel suo curriculum di avvocato ha difeso Romano Prodi nel processo sulla vendita della Cirio, il legale della Fininvest Giovanni Acampora, nel processo IMI-SIR, Salvatore Buscemi nel processo per la strage di via d’Amelio, Francesco Gaetano Caltagirone nell’inchiesta di Perugia su Enimont, Cesare Geronzi per il crac della Cirio, l’ex segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni nell’indagine sui fondi per la gestione della tenuta di Castelporziano, e ha dato assistenza legale ad Eni, Enel e Telecom Italia.
Ora si schieri a difesa di Internet, a difesa della libertà delle idee e non mettendo il lucchetto alla rete. Altrimenti sarà l’ennesimo autogol della politica italiana.
P.s. Sono stato gentile ed educato? Mi sono autoregolamentato?