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Paesaggio e patrimonio culturale italiano, una grande ricchezza non tutelata

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Il patrimonio culturale del nostro Paese, frutto congiunto di una straordinaria stratificazione di civiltà e della ricchezza e diversità dei suoi quadri ambientali, rappresenta un valore inestimabile per la collettività. La lunga e complessa continuità storica dell’insediamento umano su un territorio relativamente piccolo e fortemente eterogeneo dal punto di vista climatico e geomorfologico ha prodotto, infatti, un’accumulazione di beni culturali e un mosaico di paesaggi umani unici al mondo per consistenza e rilevanza, con 47 siti nazionali iscritti come “patrimonio dell’umanità” nella World Heritage List dell’Unesco e una densità di beni culturali – monumenti, musei, siti archeologici, ecc. – che supera i 33 beni censiti ogni 100 chilometri quadrati. Tuttavia, il patrimonio storico e artistico soffre, oltreché delle contenute risorse economiche destinate al settore (la spesa pubblica che l’Italia destina alle attività culturali è pari allo 0,4% del Pil), di un insufficiente rispetto delle norme (oltre 15 abitazioni abusive ogni cento costruite legalmente) e di una non puntuale azione di controllo da parte delle Amministrazioni: il paesaggio è minacciato da una continua e spesso incontrollata espansione edilizia, tanto che le aree agrarie affette da urban sprawl (cioè in transizione da rurale a urbano) rappresentano, in superficie, il 20% del territorio nazionale. A questo si aggiungono le conseguenze negative determinate dalle radicali trasformazioni dell’agricoltura, con l’erosione delle aree agricole attive a causa della dismissione delle colture e lo spopolamento, fenomeni che riguardano il 28,3% delterritorio nazionale. Il disagio che ne deriva è avvertito da una quota non marginale della popolazione italiana: il 18,3% dei cittadini è insoddisfatto per il paesaggio nel luogo di vita il 20,4% è preoccupato per il depauperamento delle risorse paesaggistiche (era il 15,8% del 1998), segnali allarmanti per quello che, per secoli, è stato identificato come “il giardino d’Europa”.

(BES 2013 – IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA)

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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