“Le posso assicurare che, che con quello che prendiamo, abbiamo come tutti i comuni mortali difficoltà ad arrivare a fine mese”. Queste perle non sono state pronunciate da uno dei tanti lavoratori precari che lavorano a tempo pieno con uno stipendio da fame, in una Sicilia dove la disoccupazione giovanile supera il 60% e quella ordinaria viaggia abbondantemente oltre il 30%, con una povertà che i dati Istat ci dicono sempre più in crescita.
Ma dall’onorevole Vincenzo Vinciullo, deputato all’Ars dell’Ncd e presidente della commissione Bilancio. Uno che può contare su una retrtibuzione mensile pari a 11mila e 100 euro lordi (circa 7 mila e 100 netti). E pensare che l’Ars non è certo ‘iperproduttiva’: si è riunita per appena tre ore nel mese di gennaio appena trascorso.
Queste dichiarazioni Vinciullo le ha fatte al microfono della trasmissione Tagadà, in onda tutti i pomeriggi su LA7, e condotta da Tiziana Panella, che al termine del servizio, concluso proprio con le parole del deputato siracusano ha proposto di fare “una colletta” per lui o quanto meno garantirgli gli 80 euro previsti dal governo Renzi per alcune categorie di lavoratori.