Ogni detenuto recluso in Italia costa 124 euro al giorno, ben 45000 euro all’anno. Nel dettaglio, di questi 124 euro: 85% del totale servono per pagare il personale; il 6% sono spesi per il cibo, l’igiene, l’assistenza e l’istruzione dei detenuti; il 5% per la manutenzione delle carceri; il 4% per il funzionamento delle carceri (elettricità, acqua, etc.). Escludendo i costi per il personale penitenziario e per l’assistenza sanitaria, che è diventata di competenza del Ministero della Salute, ogni detenuto ha a disposizione beni e servizi per un ammontare di circa 15 euro al giorno…..Il costo medio giornaliero a Rimini per una pensione completa è di 70 euro mentre il costo medio giornaliero di una crociera nel mediterraneo 80 euro, fate voi…. mandiamo i detenuti in crociera.
Ma non è finita, se si considera la spesa totale, comprensiva dei costi per il personale, per la manutenzione delle infrastrutture, per il vitto e l’alloggio e per le attività ricreative e culturali, che lo Stato esborsa per il mantenimento dell’attuale sistema penitenziario e la si divide per ciascuno dei 65.889 detenuti presenti nei 47.000 posti delle carceri italiane, si arriva alla somma di circa 12mila euro mensili pro-capite, quasi identica allo stipendio di un parlamentare italiano.
Nota metodologica
Il costo medio del detenuto è convenzionalmente calcolato dividendo le risorse finanziarie del bilancio accertate a consuntivo per la presenza media accertata a fine anno (media delle presenze rilevate nei dodici mesi, nell’ultimo giorno del mese) e ulteriormente divise per 365 giorni. Per il 2013 gli elementi di calcolo (risorse finanziarie e presenza media detenuti) sono quelli accertati al 30 giugno. Nell’ambito delle risorse complessive del bilancio, vengono specificate le quote riferibili ai seguenti macro-aggregati:
- spese per l’acquisizione di beni e di servizi (rimborsi per le trasferte del personale, formazione del personale, manutenzione ordinaria degli immobili, locazioni, noleggio ed esercizio dei mezzi di trasporto, utenze e spese di riscaldamento degli uffici diversi dagli istituti penitenziari);
- spese per l’informatica di servizio (dal 2009 comprende le spese per l’istituendo laboratorio centrale del DNA);
- spesa per il personale (trattamento economico fondamentale ed accessorio, contribuzione previdenziale, vestiario e armamento, mensa di servizio, buoni pasto ed altro);
- mantenimento, assistenza, rieducazione e trasporto detenuti (dall’ottobre 2008 le funzioni relative all’assistenza sanitaria negli istituti ubicati nelle regioni a statuto ordinario sono state trasferite al Servizio sanitario nazionale, mentre rimangono tuttora a carico dell’Amministrazione penitenziaria le corrispondenti funzioni e costi negli istituti ubicati nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome);
- spese di investimento (edilizia penitenziaria; acquisizione di mezzi di trasporto, di beni, macchine ed attrezzature, servizio delle industrie penitenziarie e delle colonie agricole).
Fonte: Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria » Direzione generale per il bilancio e della contabilità » Ufficio formazione e gestione del bilancio