Le imprese chiedono da tempo di intervenire sulla malattia dei propri dipendenti. La ricerca effettuata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre, sembra fatta apposta per sostenere questa pretesa. Oltre il 30% dei certificati medici dei lavoratori dipendenti (operai o impiegati) infatti, viene presentato di lunedì. La famosa epidemia del lunedì.
Su oltre 13 milioni e 365 mila eventi di malattia registrati due anni fa, oltre 4 milioni (pari al 30,7 per cento del totale) sono stati denunciati a inizio della settimana. Complessivamente sono stati circa 106 milioni i giorni di malattia “persi” durante tutto l’anno. La ricerca è del 2012, ultimo anno per il quale sono a disposizione i dati estratti dall’Osservatorio sulla certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici dell’Inps, avviato nel 2011.
Nel pubblico ci si ammala più spesso, ma mediamente si perdono meno giorni di lavoro che nel settore privato. Secondo la Cgia i giorni di malattia medi registrati tra i lavoratori del pubblico impiego sono stati 16,72 (con 2,62 eventi per lavoratore), nel settore privato, invece, le assenze per malattia hanno toccato i 18,11 giorni (con un numero medio di eventi per lavoratore uguale a 2,08).
A possedere il record di giorni medi di malattia all’anno è la Calabria che arriva a 34,6 nel pubblico e 41,8 nel settore privato. Tra i lavoratori dipendenti più “cagionevoli” troviamo anche i siciliani (con 19,9 giorni medi di malattia all’anno), i campani (con 19,4) e i pugliesi (con 18,8). Gli operai e gli impiegati più “robusti”, invece, li troviamo a Nordest: in Emilia Romagna con 16,3 giorni all’anno, in Veneto con 15,5 e in Trentino Alto Adige, con 15,3 giorni di assenza per malattia.
Ma perché i lavoratori dipendenti si ammalano soprattutto di lunedì? Prova a spiegarlo Giuseppe Bortolussi, Segretario della Cgia: “Nel fine settimana si concentrano le attività conviviali e quelle legate al tempo libero. Con l’avvento della crisi, inoltre, sono sempre di più coloro che per risparmiare eseguono piccoli lavori di manutenzione nel proprio giardino o nell’abitazione in cui vivono. Iniziative che, in qualche modo, contribuiscono ad aumentare gli acciacchi degli italiani. Tenendo conto che molti medici di base il sabato e la domenica non svolgono la normale attività ambulatoriale, l’elevato numero di certificati che si riscontra al lunedì è in gran parte riconducibile a queste situazioni”.
Non è solo Vasco Rossi, come in una sua celeberrima canzone, a odiare il lunedì, ma quasi tutti gli italiani.