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Monte Amiata: Scempio ambientale nel nome della speculazione

monte Amiata geotermia

Immagine sosgeotermia

Quella dell’Amiata, nell’Antiappennino toscano, è la storia di un vulcano tanto ricco di bellezza e di risorse quanto assediato e sfruttato, prima con le miniere poi con la geotermia. È la storia di uno sterminio silenzioso, come lo ha definito qualcuno, perché tanti sono i morti negli ultimi anni a causa delle neoplasie. È il racconto di una multinazionale che fa profitti grazie all’energia di questo vulcano, prendendosi tutto e non lasciando nulla al territorio, se non veleni nell’aria e nell’acqua.

Sul monte Amiata nel nome della speculazione e del profitto si sta procedendo, ad opera dell’Enel, e con la complicità della Regione Toscana, ad uno scempio ambientale gravissimo. Tale scempio viene perpetrato nascondendosi dietro alla falsa convinzione che la geotermia sia una fonte energetica rinnovabile e pulita. Nel caso delle centrali amiatine è esattamente il contrario.

Ciascuna centrale geotermica emette nell’atmosfera, oltre a vapore di acqua e anidride carbonica, vapori di Mercurio, Arsenico, Acido solfidrico, Ammoniaca ed altri inquinanti provocando gravi danni all’ambiente e alla salute degli abitanti.

Nello studio epidemiologico della Fondazione Monasterio di Pisa (ottobre 2010), dal titolo “Progetto Geotermia”, nell’allegato 6 (“Correlazione Ambiente e Salute: dati significativi”), nella parte relativa ai “Risultati statisticamente significativi delle analisi di correlazione geografica tra dati ambientali e dati sanitari”, si riconoscono patologie e mortalità in alcune zone delle aree geotermiche in relazione alle concentrazioni crescenti degli inquinanti emessi anche dalle centrali ENEL.

Oltre all’inquinamento dell’atmosfera e del suolo, esiste il problema del depauperamento e dell’inquinamento della falda acquifera della nostra montagna, una delle più ricche d’Italia, che fornisce acqua potabile alle province di Grosseto, Siena e Viterbo. Il fenomeno è dovuto alla correlazione tra falda idropotabile superficiale e campo geotermico, per cui tutte le volte che la portata di vapore aumenta, la portata delle sorgenti diminuisce e viceversa (Edra, 2006). Ma non solo. Le condizioni di depauperamento dell’acquifero amiatino sono così gravi che a fronte di una riduzione di portata anche modesta si ha una risalita dei fluidi geotermici, che vanno a contaminare la falda, aumentando la concentrazione di inquinanti come arsenico e boro e compromettendo la salubrità dell’acqua che, dall’Amiata, soddisfa la esigenze di circa 700.000 utenti delle provincie di Grosseto, Viterbo, Siena.

Il livello della falda acquifera è molto al di sotto del livello atteso. Il piezometro installato dalla Regione Toscana in località Poggio Trauzzolo (Santa Fiora, Grosseto) ha direttamente mostrato come il livello della falda (maggio 2010) si sia abbassato di 205 metri rispetto a quanto indicato dallo Studio Calamai nel 1970 e da quanto sostenuto da Enel.

La riduzione della falda acquifera è stimata pari a qualche centinaia di miliardi di litri, corrispondente al consumo di acqua da bere di tutta la popolazione mondiale (6 miliardi di persone) per più di un mese!

Altre gravi criticità riguardano la non sicurezza, generando, la geotermia, fenomeni di sismicità (e micro sismicità) e subsidenza.

Oggi è in programma un ulteriore ampliamento del numero delle centrali e della loro potenza che significherebbe un vero disastro ecologico e democratico.

La regione Toscana, infatti, appoggia il progetto di Enel che attraverso l’enorme guadagno ricevuto dal meccanismo dei certificati verdi, dei sussidi e dei finanziamenti pubblici, distribuisce alla stessa Regione ed ai comuni una pioggia di denaro a titolo di compensazione ambientale e con un costo in bolletta per la collettività mediamente del 30% in più rispetto ad altri paesi europei. Enel guadagna inoltre la possibilità di produrre in altri luoghi energia con combustibili fossili.

I comitati del territorio, riuniti in assemblea il 24 Marzo 2012 hanno dato vita al Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata SOS Geotermia, che riunisce chi si oppone alla distruzione di uno dei lembi di territorio, nonostante gli attacchi, ancora incontaminati.

Pertanto diciamo

  • No a nuove centrali e moratoria di quelle esistenti in base al principio di precauzione. Abbiamo sperimentato che le politiche delle deroghe, dei filtri, degli abbattitori di inquinanti non tutelano l’ambiente né la salute dei cittadini
  • No al depauperamento della falda acquifera ed al suo degrado qualitativo
  • No all’inquinamento dell’aria e del suolo con conseguenti gravi rischi per la salute dei cittadini e la sopravvivenza della flora e della fauna locale.
  • No al degrado e alla svalutazione del territorio
  • No alla distruzione delle attività economiche esistenti
  • No alla speculazione e al profitto sulla pelle delle popolazioni e del territorio

Vogliamo

  • Tutela e ripristino delle sorgenti amiatine, nella loro quantità e qualità e salvaguardia dell’intero bacino di ricarica della falda acquifera
  • Un modello di futuro per il territorio che valorizzi le risorse ambientali culturali e sociali. Crediamo fermamente in un turismo che rispetti il territorio, fatto di borghi e di storia, di siti termali, di bellezze paesaggistiche e naturali, di prodotti enogastronomici unici e di attività agrituristiche in continuo sviluppo
  • Tutela dei numerosi prodotti tipici locali, minacciati nella loro qualità dalla presenza degli inquinanti
  • Garantire a tutti un lavoro utile e dignitoso, sostenibile, che non crei danno alla salute e all’ambiente
  • Ammettiamo un uso delle tecnologie a bassa entalpia (che non inquinano e non distruggono la falde acquifere) per il consumo locale fuori da ogni logica speculativa, consociativa e affaristica

La nostra è una battaglia per l’ambiente, ma anche per la democrazia, perché i cittadini devono poter decidere del proprio futuro, dello sviluppo del proprio territorio della propria salute e di quella dei propri figli.

Rivogliamo tutto ciò che ci è stato tolto. Vogliamo cambiare questo stato di cose: i pochi, in alto, non possono decidere per i molti in basso.

Chiediamo pertanto a chi condivide le nostre ragioni di sottoscrivere il nostro manifesto e di sostenere la nostra lotta.

Per aderire al Manifesto manda una mail con oggetto ‘ADERISCO AL MANIFESTO’ a:sos-geotermia@bruttocarattere.org
Si può aderire sia in forma collettiva (associazione, comitato, gruppo, ecc) che singolarmente; vi chiediamo solo di indicare esattamente la dicitura del gruppo o l’esatto nome e cognome e, in ogni caso, la città.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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