Come ogni altra innovazione tecnologica, Internet consente sotto molti aspetti un miglioramento nella vita delle persone, ma allo stesso tempo rappresenta anche un pericolo per chi non ne sappia usufruire in maniera adeguata. È assodato che l’uso eccessivo di Internet, porta progressivamente all’assorbimento totale del soggetto, portando alla Internet Addiction Disorder, ovvero la dipendenza da internet. Una delle tante new addictions (dipendenze comportamentali) dei nostri giorni.
Ad aggravare la situazione sono le possibilità offerte dalla tecnologia, smartphone, tablet, Pc, Smart Tv, in pratica siamo sempre connessi. La dipendenza da Internet è stata molto spesso assimilata al Gioco d’Azzardo Patologico, proprio per la somiglianza che i due disturbi presentano nella fenomenologia e nelle conseguenze disastrose a cui conducono. In cura al Policlinico Gemelli sono passati 600 ragazzi che passavano fino a 18 ore al giorno sul web. In Cina, dove è attivo uno dei primi centri per programmi riabilitativi, viene considerato “dipendenza” l’uso di Internet per più di sei ore al giorno per motivi che non siano di studio o lavoro, riducendo il campo principalmente all’uso di videogiochi online.
Alcuni autori oppongono ancora resistenze al concetto di dipendenza senza sostanze, altri parlano di dipendenze comportamentali e technological addictions, ovvero dipendenze tecnologiche. Le dipendenze da prodotti tecnologici, tra cui Internet, condividono con quella da sostanze, alcune caratteristiche:
- Dominanza. L’attività domina i pensieri ed il comportamento del soggetto, assumendo un valore primario tra tutti gli interessi.
- Alterazioni del tono dell’umore. L’inizio dell’attività provoca cambiamenti nel tono dell’umore. Il soggetto prova un aumento d’eccitazione o maggiore rilassatezza come diretta conseguenza dell’incontro con l’oggetto della dipendenza.
- Tolleranza. Aumento progressivo del comportamento per avere l’effetto desiderato.
- Sintomi d’astinenza. Malessere psichico e/o fisico che si manifesta quando s’interrompe o si riduce il comportamento.
- Conflitto. Conflitti inter-personali tra il soggetto e coloro che gli sono vicini, conflitti intra-personali interni a se stesso, a causa del comportamento dipendente.
- Ricaduta. Tendenza a ricominciare l’attività dopo averla interrotta.
Segnali di un uso patologico di Internet, sono i seguenti:
- Tolleranza. C’è un bisogno di aumentare la quantità di tempo di collegamento ad Internet per raggiungere l’eccitazione desiderata, poiché l’effetto diminuisce e c’è l’assuefazione.
- Astinenza. I criteri caratteristici dell’astinenza sono interruzione o riduzione dell’uso prolungato e pesante di Internet; agitazione psicomotoria; ansia; pensiero ossessivo di ciò che sta succedendo su Internet; fantasie o sogni; movimenti volontari o involontari delle dita durante la battitura.
Internet, viene impiegato per alleviare o evitare sintomi di astinenza. Si accede con più frequenza e per periodi di tempo più lunghi di quanto era stato preventivato, desiderio o tentativi falliti di cessare o controllare l’uso, molto tempo speso in attività legate all’uso di Internet. Importanti attività sociali, lavorative o ricreative vengono sospese o ridotte. L’uso continua nonostante si abbiano persistenti o ricorrenti problemi fisici, sociali, occupazionali o psicologici, molto probabilmente causati o esacerbati dall’uso della rete.
I soggetti dipendenti, per esempio, spendono otto volte di più delle ore settimanali spese dai non-dipendenti; inoltre, i primi tendono ad incrementare progressivamente il tempo di collegamento, al contrario dei secondi. Questo potrebbe essere interpretato come un indicatore della tolleranza. L’elemento fondamentale è che, normali utenti non riportano interferenze nella vita quotidiana e vedono Internet come una risorsa, mentre i soggetti dipendenti subiscono da moderati a gravi problemi legati all’abuso. Tali problemi si manifestano in diversi ambiti. Nell’ambito relazionale e familiare, aumentando progressivamente le ore di collegamento, diminuisce il tempo disponibile da dedicare alle persone significative e alla famiglia. Il virtuale acquista un’importanza maggiore della vita reale, dalla quale il soggetto tende ad estraniarsi sempre di più, trascurando oneri domestici. Il matrimonio viene compromesso a causa dei frequenti rapporti amorosi che nascono in rete e che a volte si concretizzano in vere e proprie relazioni extraconiugali. L’eccessivo coinvolgimento nelle attività di rete distoglie l’attenzione dal lavoro e dalla scuola. Inoltre i collegamenti prolungati, anche durante ore notturne, portano allo sconvolgimento del regolare ciclo sonno-veglia e ad una stanchezza eccessiva, che invalida il rendimento scolastico e professionale. La dipendenza da Internet provoca numerosi problemi fisici che possono insorgere stando a lungo seduti davanti al computer (disturbi del sonno, mal di schiena, stanchezza degli occhi, mal di testa, ecc.).
Ci sono problemi anche dal lato finanziario. Questi si presentano soprattutto quando il soggetto partecipa ad aste, commercio on-line e gioco d’azzardo virtuale; oppure dai costi dei collegamenti. Un’altra attività che può compromettere la stabilità finanziaria è la fruizione di materiale pornografico: molti siti di questo tipo richiedono il numero della carta di credito all’utente che li vuole visitare. Ulteriore problema, è la trance dissociativa da videoterminale, un disturbo caratterizzato da alterazioni dello stato di coscienza, depersonalizzazione e perdita del senso dell’identità personale. Alcune caratteristiche fondamentali di Internet, quali anonimato e assenza di vincoli spazio-temporali, offrono la possibilità di vivere un’esperienza particolare, simile al sogno, dove il soggetto proietta i propri vissuti e fantasie. Questo spazio può facilmente prevaricare sulla vita reale, contribuendo allo sviluppo della dipendenza. Le numerose attività che si possono svolgere on-line fanno sì che l’Internet Addiction Disorder non sia una categoria omogenea di disturbi, ma si manifesti sotto varie forme quali cyber-sex addiction, cyber-relational addiction (tendenza ad instaurare relazioni amicali o amorose con persone incontrate on-line), net compulsions (comportamenti compulsivi quali gioco d’azzardo, aste on-line; commercio in rete; ecc.), information overload (ricerca di informazioni tramite web); computer addiction (coinvolgimento in giochi virtuali in cui il soggetto partecipa costruendosi un’identità fittizia).
Terapia per dipendenza da internet. Nel trattamento dell’IAD, si possono fare percorsi terapeutici diversi. I primi sono gruppi di auto-aiuto, dove persone con lo stesso problema possono parlare e confrontarsi. Tali gruppi sono sia off-line (incontri diretti) che on-line. Quest’ultima modalità è criticata da alcuni studiosi, perché contrasta con l’attività di terapia. Viene utilizzato poi, una psicoterapia individuale, di coppia se necessaria e familiare. La più appropriata come terapia, è quella cognitivo-comportamentale. Alcune principali sono: riconoscere quello che si sta perdendo; valutare il tempo trascorso on-line utilizzando tecniche di gestione del tempo; avere sostegno nel mondo reale; riconoscere cosa fa scattare il comportamento. Inoltre, si deve stare in astinenza, nel periodo della terapia, poiché quest’ultima è volta alla rieducazione dell’uso di internet.
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