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L’incredibile storia di Rebecca Hosking


Rebecca Hosking, documentarista ed esperta sommozzatrice, nata e residente a Modbury, un paesino inglese del Devon, si reca nel 2007 alle isole Hawai per girare un documentario per la Bbc e viene in contatto con una realta’ sconvolgente. Piccole isole disabitate di questo arcipelago sono inondate da oggetti e frammenti in plastica che provengono dal continente di spazzatura scoperto per caso da Charles Moore nel 1997 durante una regata. Si tratta di un’immensa discarica di rifiuti divisa in due masse, una orientale a sud-ovest del Giappone e una occidentale, a nord-ovest delle Hawai formata per lo piu‘ da tonnellate di oggetti in plastica come sacchetti, articoli casalinghi, palloni, giocattoli, bottiglie, spazzolini, accendini, tutti rifiuti catturati dalle correnti oceaniche circolari che li trattengono al proprio interno. Questa concentrazione di rifiuti viene chiamata “Vortice o Grande Chiazza di spazzatura nel nord Pacifico o Sesto Continente, ma l’appellativo piu’ corretto e inquietante e‘ ”Plastic soup” ovvero minestrone di plastica. Tutti gli oggetti in plastica si frammentano negli anni in pezzi sempre piu’ piccoli sino ad arrivare alle misure del plancton: l’effetto finale e‘ quello di un minestrone di plastica…velenoso!

Non solo i sacchetti, ma anche tutti gli oggetti e i frammenti in plastica rappresentano un reale pericolo per le specie marine. Si puo’ dire che agiscano come veri killer seriali perche’, dopo la morte dell’animale, la plastica torna libera di uccidere ancora. I sacchetti in acqua, scambiati per meduse, vengono ingoiati da delfini, foche e tartarughe marine che muoiono o soffocati in modo lento e atroce oppure per occlusione intestinale.

Il contenuto estratto dallo stomaco di un albatros, spazzolino incluso. Foto scattata da Rebecca Hosking

Anche gli Albatri e altri uccelli marini finiscono strangolati dai manici del sacchetto oppure muoiono con un lunga agonia dopo aver ingerito, (o essere stati imbeccati se pulcini,) oggetti di plastica come tappi, penne, accendini, posate, palline da golf, ecc. Gli albatri adulti che nidificano nelle isole dell’atollo di Midway vanno a caccia di seppie e piccoli pesci nella zona della corrente del Nord Pacifico per alimentare i loro piccoli. Senza rendersene conto inghiottiscono pero’ anche tutta una serie di oggetti o frammenti plastici che scambiano per cibo.

Questi oggetti vengono rigurgitati direttamente dallo stomaco dei genitori nel gozzo dei piccoli. Presto lo stomaco dei piccoli si riempie di plastica con conseguente perdita dell’appetito, perdita di peso, blocco dell’apparato digerente, contaminazione da sostanze tossiche, disidratazione e, infine, la morte. Molti dei piccoli e giovani albatri non arrivano a poter lasciare mai l’isola. Pile di ossa, penne e rifiuti plastici ricoprono le spiagge.

Una tragedia assurda, vergognosa ed evitabile, che Rebecca riprende non riuscendo a trattenere le lacrime. Come mentre filma la morte di una tartaruga soffocata da un sacchetto. Il documentario viene intitolato “Message in the Waves”, un messaggio che gli animali del mare ci consegnano, sacrificando la loro vita e documentando che cosa sta accadendo nei mari e negli oceani.

Rebecca decide che bisogna cercare di cambiare questa realta’ e al suo ritorno a casa proietta il documentario ai commercianti di Modbury, che si commuovono durante la visione, e chiede la loro adesione per liberare la cittadina dalla plastica: la ottiene all’unanimità’! Da allora a Modbury i sacchetti di plastica sono stati sostituiti con borse riutilizzabili, scatole, ceste e, dove il monouso e’ indispensabile, si usano sacchetti in materiale biodegradabile. La rivolta contro i sacchetti di plastica partita da Modbury ha contagiato ormai tante cittadine della Gran Bretagna dove gli abitanti si sono organizzati e, con l’aiuto della maggior parte dei negozianti, hanno dichiarato plastic bag free la propria città’. Da allora le cittadine che hanno dichiarato guerra al sacchetto sono diventate 140. Rebecca si è impegnata in questa battaglia non perche’ il sacchetto di plastica usa e getta sia il principale nemico dell’ambiente ma perche’ con la sua diffusione e’ diventato l’icona del nostro stile di vita insostenibile in cui si scambiano piccole comodita’ oggi con un’eredita’ sempre piu’ compromessa per le future generazioni.

Visita il sito dedicato al documentario

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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