Le Banche se ne fregano dei cittadini

L’organizzazione non governativa europea Finance Watch, con il sostegno della Fondazione Hans Böckler, ha pubblicato un report che illustra tutti i modi in cui al pubblico è impedita la partecipazione nell’influenzare l’attività delle banche e la rappresentazione dei propri interessi nel settore bancario. Tutti noi abbiamo a che fare con le banche ma non abbiamo voce in capitolo. Non contiamo nulla.

L’attuale sistema bancario europeo è dominato da 30-40 grandi banche, quelle Too-big-to-fail, che hanno interessi forti in comune e controllano oltre i tre quarti delle attività.

Il rapporto fra banche e cittadini, spiega l’Associazione che da anni combatte le lobby finanziarie, è squilibrato perché gli interessi del pubblico sono molteplici e talvolta in conflitto e quindi difficilmente coordinabili, mentre gli interessi del grande managment delle banche sono coesi e concentrati su un piccolo gruppo di soggetti, con minori problemi di coordinamento.

Le stesse normative bancarie, indagate pure dal rapporto, sono costruite e si sono evolute, in un crescente intrico di complessità, senza che vi siano previsti possibilità e strumenti per la rappresentanza degli interessi dei cittadini.

Il risultato di tutto questo è che una delle attività che sicuramente riguarda il maggior numero di cittadini, si fonda su una governance complessiva che elude minime forme di responsabilità e controllo democratico. Al massimo si può sperare di aver riconosciuto qualche diritto in quanto consumatore (e spesso anche questo è difficile, come hanno mostrato tutte le recenti crisi bancarie nei vari paesi dell’Unione, Italia compresa), ma il sistema è percepito come troppo complesso e imperscrutabile per poter svolgere le funzioni democratiche di partecipazione attiva. Del resto tutte le teorie economiche mainstream si sono affannate a spiegare che è compito degli esperti quello di definire degli strumenti tecnici per rendere il più vicino possibile il mercato alla perfezione, senza che sia necessaria la partecipazione pubblica. Così, mentre quel sistema dimostrava in modo sempre più drammatico le sue intrinseche imperfezioni, che nessun intervento tecnico è fin qui riuscito a correggere, il ruolo delle banche e del credito è continuato a crescere a dismisura.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”