Il “Ben Gurion International Airport” di Tel Aviv, in Israele, è l’aeroporto più a rischio del mondo, eppure è il più sicuro: mai un attentato dal 1972, giorno in cui l’Armata rossa giapponese realizzò un attacco terroristico per conto del Fronte popolare di liberazione della Palestina uccidendo 24 persone.
Da allora, gli israeliani hanno organizzato un sistema di filtraggio che comincia a dieci chilometri dal terminal. Qui il monitoraggio dei passeggeri è affidato a uomini dell’esercito con notevoli abilità nel capire chi hanno di fronte e non a società private. Inoltre più ci si avvicina all’imbarco più i controlli sono serrati, sia a livello umano che tecnologico. Tutte le auto, compresi i taxi, sono controllate. All’ingresso del terminal, nuovi controlli con interrogatorio. Gli agenti dispongono di tecnologia per sorvegliare i segnali biologici. Niente e lasciato al caso. Persino il tono delle risposte, l’accento, i muscoli facciali. Tutto funziona alla perfezione, ma è semplicemente inapplicabile nei grossi aeroporti.
Il Ben Gurion di Tel Aviv è il più grande e trafficato aeroporto civile di Israele con un traffico di circa 14,2 milioni di passeggeri nel 2013. Ma non è paragonabile agli oltre 60 milioni di passeggeri l’anno dello scalo di Istanbul, dove martedì sera hanno perso la vita 43 persone.
La sicurezza del futuro negli aeroporti è impensabile. Prevenire ogni manaccia è impossibile. Ogni sistema ha inevitabilmente delle falle che un gruppo terroristico potrebbe riuscire a sfruttare se dovesse provarci in maniera sufficientemente determinata. Nel settore della sicurezza, la perfezione non esiste.
I terroristi, infatti, cercano obiettivi soft target, bersagli facili da colpire. Se uno di questi diventa troppo protetto e difficile da violare, ne cercano un altro: un vagone della metropolitana, un centro commerciale, un concerto, un evento sportivo.
L’unica arma che abbiamo per contrastare il terrorismo è puntare esclusivamente sulla prevenzione e formazione degli agenti di intelligence. Ovvero bloccare prima che pianifichino l’attentato o mentre lo stanno pianificando.
Non si può pretendere che un apparato anti-terrorismo riesca a bloccare qualsiasi tipo di azione, non esiste sistema al mondo che possa dare la certezza assoluta. Informazioni contrarie, sono solo stupidaggini.