In occasione della giornata mondiale della Terra, 32 organismi, associazioni, movimenti e media cattolici italiani si riuniscono per fare il punto e rilanciare l’impegno contro la fame per una società più giusta, contro la cultura dello scarto e l’economia che esclude. La Terra ci nutre. Ricordiamocelo e rispettiamola.
Per far questo bisogna riportare il sistema finanziario ad agire in maniera funzionale a tutti e essere in grado di rispondere alla domanda di giustizia e di bene comune. In questo periodo di crisi economica, la questione cibo ha di fatto ridisegnato anche i confini della povertà e della vulnerabilità, avvicinando i paesi sviluppati a quelli più poveri e non viceversa.
Il diritto al cibo diventa quindi l’elemento fondamentale dal quale ripartire, per rimuovere quello che è lo “scandalo della fame” che affligge ancora molte, troppe persone al mondo, togliendogli ogni dignità umana.
Il cibo non è una merce e la Terra è un bene comune da tutelare ad ogni costo, nel Nord così come nel Sud del mondo: questo il presupposto col quale la Campagna intende partecipare al dibattito in corso all’ Expo 2015 e dare un contributo all’avvio dei nuovi Obiettivi dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. Saranno approfondite riflessioni e presentate iniziative concrete per un’economia che metta al centro l’uomo, la sua dignità, la destinazione universale dei beni comuni per il diritto al cibo.
L’intento è rilanciare l’azione a sostegno del diritto al cibo e della custodia della Terra, partecipando al dibattito che si aprirà in Expo 2015, all’avvio dei nuovi obiettivi del millennio post 2015 per sradicare la fame, e alla Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico affinché i paesi adottino obiettivi vincolanti ambiziosi per la riduzione dell’emissione dei gas serra e per un clima di giustizia tra nord e sud del mondo.
Caritas Europa domanda come l’Ue può provare a riformare il sistema agroalimentare globale, offrendo una proposta: “L’Ue a 28 membri è il primo donatore mondiale di aiuti allo sviluppo ma non ha nessun quadro giuridico che garantisca il diritto all’alimentazione per tutti. I deputati europei possono impegnarsi nella lotta alla fame e nella promozione del diritto all’alimentazione convincendo le istituzioni europee della necessità di includere il diritto al cibo nelle prossime riforme del Trattato. Le persone non soffrono la fame a causa di una scarsa produzione ma perché non si possono permettere di acquistare i prodotti sul mercato o perché non hanno un accesso continuativo e sostenibile alle risorse necessarie per poter produrre la quantità di cibo necessaria in maniera autosufficiente”.
Qui sotto una video-animazione di un minuto, basata su un’antica storia che parla di fame e di condivisione. L’allegoria “dei lunghi cucchiai” ci insegna che se pensiamo solo a noi stessi, tutti rimaniamo affamati. Se invece ci prendiamo cura dei bisogni dei nostri vicini scopriamo che c’è nutrimento sufficiente per ognuno. Nell’inferno le persone non sono in grado di sollevare il cibo alla bocca con quelle posate ingombranti, e stanno morendo di fame. In cielo, i commensali si alimentano l’un l’altro sul tavolo e sono sazi.