Sai dipingere una Rivoluzione?
Io no, ma Chagall sì.
Riesci ad essere una Rivoluzione?
Chagall ci riusciva e io ci provo,
ogni singolo giorno, in ogni
minima parola, sovvertendo
l’ordine precostituito, stando
in equilibrio su un tavolo, reggendomi
su una sola mano, come un’acrobata
da circo, guardando dritto
negli occhi te e chi imbraccia
fucili e vessilli nei campi,
dove una candela brucia
tra galline e cavallucci di legno.
Il braccio sinistro alzato punta
dritto alla quintessenza
dell’immaginazione umana,
alla quale appartengo, un’arte
forte dove le capre siedono su
sedie e i lattonzoli ascoltano con
devozione violinisti che suonano
nel sole mentre la lampada brucia
la vera anima delle
religioni dormienti.
La Rivoluzione ed io
siamo gli amanti di Marc
con i piedi piantati in terra
ma sempre sospesi in aria.