Disponibile sul mercato tra due anni, solo la testa costerà 10mila dollari. Il passo successivo sarà lavorare a una nuova versione che permetta di avere tutto il corpo della bambola “comandato” da un’intelligenza artificiale per un costo finale dai 30mila ai 60mila dollari (dai 27mila ai 53mila euro).
È il nuovo prototipo di RealDoll, azienda americana creata da Matt McMullen, 55 anni, che produce bambole a grandezza naturale dal 1996, con prezzi a partire da 3.000 a 10.000 dollari per modello (ovvero da 2.500 a 8.500 euro). Robot con pelle in silicone, scheletro mobile e corporatura quanto più possibile simile a quella di una donna vera. In questi anni ha venduto oltre 5.000 sex dolls, tutte diverse tra loro. I clienti infatti possono decidere il tipo di corpo e tutte le altre specifiche: dal colore della pelle, capelli e occhi alla grandezza del seno, fino alle dita dei piedi.
L’artista spiega come ha scoperto il suo talento di riprodurre con la plastica la carne femminile e come l’azienda ha iniziato ad espandersi: “Non è per tutti avere una delle mie creature. Numero uno, non tutti hanno la cura e il rispetto che serve per possederne una., bisogna rispettarle.. amarle.. non vanno trascurate..”. Ammette anche di testare il prodotto più volte, per assicurarsi che lavorano correttamente: “Ho dovuto fare una vagina in una scatola … e l’ho dovuta provare io stesso per capire se tutto andava bene. Si sta divertendo? Le piace quello che sta facendo? Se riuscissimo a creare l’illusione che il robot stia realmente parlando e interagendo con l’utente, questo sarebbe il nostro più grande risultato”.
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