La Grecia e’ in vendita,non e’ solo uno slogan. L’Unione europea ha chiesto al primo ministro Lucas Papademos di individuare due o tre imprese da mettere sul mercato in tempi brevi per rendere credibile l’obbiettivo di incassare 50 miliardi di euro da cessioni pubbliche entro il 2015 e abbassare così il debito pubblico. I finlandesi avevano addirittura provocatoriamente chiesto di dare come garanzia il Partenone,alcuni giornali tedeschi si erano spinti oltre: vendetelo. Non si arriverà a tanto, naturalmente.
Ma all’asta sono già finiti gioielli non così carichi di storia comunque suggestivi. Un gruppo cipriota ha acquistato per 180 milioni di euro l’isolotto di Dokos nel Golfo Argolico. Una società inglese si e’ impossessatadi Drymos nelle Cicladi, di Aspronisi (il Paradiso dei sub,davanti a Santorini) e Arkoudi, vicino a Cefalonia e quasi disabitata. L’obbiettivo degli investitori e’ quello di costruire dei villaggi turistici di lusso. Il ministero dell’Economia vorrebbe anche affittare per un periodo di 49 anni circa 600 piccoli isolotti di proprietà del demanio.
Dovrebbe finire all’asta anche l’area di 5.500 ettari dove sorgeva il vecchio aeroporto cittadino prima che fosse costruito quello nuovo in occasione delle Olimpiadi del 2004: e’ in riva al mare e interessa ai soliti investitori del Quatar. Sicuramente attirerà gli appetiti l’area di Prasonini a sud di Rodi, visto che e’ prevista la possibilità di costruire alberghi,parchi a tema e una marina. Nell’ex base americana di Gournes a Creta (738 ettari) si potrà edificare un Casinò ed e’ già stata opzionata da un Gruppo israeliano. Per seguire le pratiche di privatizzazione e’ stato creato, da alcuni mesi, un “ufficio per la valorizzazione delle proprietà di Stato” a cui fanno capo anche i rinnovi delle concessioni.
Per quanto riguarda le case private invece, si calcola che il valore degli immobili sia crollato del 30 per cento. E per il 2012 e’ previsto un altro calo del 10-15 per cento.(fonte l’Espresso)
Prepariamoci ….Prepariamoci…Guardiamo bene alla situazione della Grecia prima che sia troppo tardi.