1

La classifica delle città più inquinate del mondo

Le città più inquinate del mondo si trovano per lo più nei Paesi in via di sviluppo. A dirlo e’ una recente ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha studiato l’inquinamento dell’aria nei principali centri urbani del mondo.

A colpire e’ che al top della lista non ci sono megalopoli come Città del Messico e Pechino, ma cittadine minori vessate da automobili e fabbriche altamente inquinanti, e dove gli abitanti non solo bruciano enormi quantità di carbon fossile ma ignorano ogni standar ambientale. Molte di questi centri di degrado urbano si trovano in Iran o in Asia meridionale. 

La peggiore di tutte e’ Ahwaz, in Iran, dove l’inquinamento deriva da una concentrazione di polveri sottili. Al secondo posto si colloca Ulan Bator in Mongolia, saguita da un’altra città iraniana, Sanadaj, e dall’indiana Ludhiana, la maggior città dello Stato del Punjab e una delle più ricche della regione. Qui, come a Gaberone in Botswana, sono soprattutto i fumi di scarico delle macchine oltre alle aziende locali a soffocare gli abitanti. Al quarto posto della classifica troviamo la pakistana Quetta, al quinto Kermanesh, ancora un’iraniana, e poi Peshawar in Pakistan, Gaberone in Botswana, Yasouj in Iran e Kanpor in India.

A queste cittadine il Blacksmith Institute, l’Agenzia per la Protezione Ambientale e il sito OurAmazingPlanet.com affiancano anche Cernobyl in Russia, che a 26 anni dal disastro ancora non e’ abitabile in un raggio di 19 miglia intorno all’impianto nucleare, e, sempre in Russia, Norilsk, sede della più grande fonderia di metalli pesanti al mondo e centro urbano associato al triste primato di bambini affetti da malattie respiratorie.

Dall’altra parte del globo, in Perù, invece e’ La Oroya ad avere la quasi totalità dei suoi bambini affetti da avvelenamento da piombo a causa della sua nefasta fonderia, che pur essendo quattro volte più grande della sua consorella americana inquina 31 volte di più di questa.

Ma non solo i bambini. Secondo Oms circa due milioni di persone muoiono ogni anno solo a causa dell’inquinamento dell’aria dopo aver sofferto di malattie cardiovascolari, polmonari e, in alcuni casi, patito seri danni al cervello.

Un problema che non è solo etico, ma economico: investendo nella tutela dell’ambiente, infatti, i governi riuscirebbero a ridurre le spese sostenute per la sanità pubblica, recuperando fondi da investire altrove… Se fosse un Mondo non alla Rovescia…

Condividi:

Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.