Il mondo sta invecchiando velocemente. Oggi il numero di over 60 supera quello dei bambini con meno di cinque anni e nel 2050 sarà maggiore degli under 15. Escludere l’invecchiamento dall’agenda politica dei Paesi è uno dei più grossi errori che si possano commettere oggi, con le prospettive che abbiamo di fronte. La classifica è stata stilata da AgeWatch, l’osservatorio che si prefigge di misurare il benessere degli anziani in 91 Paesi, creato con il supporto del Fondo delle Nazioni Unite per le Popolazioni e la collaborazione del Centre for Research on Ageing dell’università di Southampton in Inghilterra. I parametri utilizzati per il confronto sono la sicurezza economica, con buona pensione, il benessere e la salute, con un servizio sanitario che riesca a fornire l’assistenza necessaria, l’impiego e il livello di educazione, l’ambiente (ovvero le connessioni sociali, la sicurezza, l’accesso ai trasporti pubblici, la libertà personale).
Se siete in pensione i posti per un buen retiro sono Svezia, Norvegia e Germania. L’Italia si posiziona al 27° posto, strano che non siamo negli ultimi posti, ma i dinosauri che ci governano a questa classifica ci tengono essendo tutti over 70.