Gli italiani sono sempre più perplessi e senza speranza. Non c’è istituzione che regga al vento gelido della loro sfiducia. Un Paese spaesato, senza riferimenti, frustrato dai problemi economici e dall’inefficienza e dalla corruzione politica. Affaticato. E senza troppe illusioni nel futuro. Ne dà conto Repubblica, pubblicando e commentando gli esiti dell’annuale sondaggio su “Gli Italiani e lo Stato”, commissionato a Demos.
Oggi, molto più che nel passato, anche recente, i cittadini si sentono “soli”. Di fronte allo Stato, alle istituzioni, alla politica. Ma anche nel lavoro. E nella stessa comunità. Eccetto il Papa Francesco, nessuno è esente dalla vertiginosa caduta di stima e di affidabilità. Per quasi 7 italiani su 10 la ripresa non arriverà.
Il sociologo di Repubblica Ilvo Diamanti osserva che “in pochi anni abbiamo perduto i principali riferimenti della vita pubblica e sociale. E abbiamo impoverito quel capitale di partecipazione e di fiducia necessario alla società, alle istituzioni e alla stessa economia per funzionare”.