Italia in deflazione, non accadeva dal 1959

Altro che ripresa economica. Uno scenario ancora molto preoccupante per l’economia italiana: crescita molto modesta e deflazione. È un sintomo della crisi, non la causa. La deflazione è una tragedia, un circolo vizioso, una trappola da cui è difficile, forse impossibile uscire.

Non capitava da 57 anni (quando però il Pil italiano correva e crebbe in un anno del 7%). Più precisamente nel 1959 la variazione dei prezzi al consumo fu negativa ininterrottamente da marzo (-0,3%) a settembre (-1%), con un picco di -1,9% a luglio.

Nel mese di dicembre 2016 l’indice dei prezzi al consumo hanno registrato un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,5% nei confronti di dicembre 2015. Secondo i dati resi noti dall’Istat, nella media annuale i prezzi al consumo hanno registrato una variazione negativa pari allo 0,1%, sotto il +0,1% del 2015.

La deflazione è il calo dei prezzi ed è il fenomeno opposto dell’inflazione, che si ha quando i prezzi salgono. La deflazione deriva da un rallentamento della spesa di consumatori e aziende e indica che la domanda di beni e servizi è debole e quindi che l’economia non è in salute. La deflazione costituisce quindi un elemento aggravante in paesi in cui i mercati finanziari sono già molto deboli o dove sono presenti alti debiti. La Bce fissa come obiettivo dell’inflazione un livello vicino al 2%.

Per il Codacons, il calo dei prezzi nel 2016 è dovuto al crollo dei consumi degli italiani, calati di 80 miliardi di euro in 8 anni. “È come se ogni nucleo familiare avesse ridotto gli acquisti per 3.333 euro dalla crisi economica ad oggi. Numeri che hanno avuto effetti diretti su prezzi e listini, con una variazione negativa dello 0,1% su base annua. L’attesa ripartenza della spesa da parte delle famiglie non si è verificata, e complessivamente negli ultimi 8 anni i consumi degli italiani sono calati di ben 80 miliardi di euro”, ha spiegato il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”