A Parigi è stata inaugurata la prima narcosala, la “shooting room”, per il consumo controllato di droga. Parigi si ispira ad altre città europee, dalla Svizzera all’Olanda, dalla Norvegia alla Spagna, che da tempo si sono dotate con successo di analoghe strutture. A Copenaghen, la prima shooting room è stata inaugurata nel 2012, ed ha avuto un tale “successo” da suggerire al consiglio comunale di aprirne altre.
Il centro di 450 m2 adiacente all’ospedale Lariboisière, nel nord di Parigi, è stato inaugurato dopo anni di polemiche e rinvii alla presenza del sindaco, Anne Hidalgo, e del ministro della Salute Marisol Touraine. L’apertura ufficiale è prevista per venerdì. A portare avanti il progetto è stata la Mildt, la Missione interministeriale di lotta contro le droghe e le tossicomanie, in collaborazione con il ministero della Sanità.
Le shooting room sono un’alternativa alla strada per i tossicodipendenti, che possono consumare droghe in buone condizioni di igiene (diminuendo i rischi di contaminazione, in particolare di epatite C e Hiv) e con il controllo di personale qualificato. Nella città dove già esistono si trasformano spesso in vere e proprie sale “salvavita”, permettendo di migliorare la salute dei tossicodipendenti e di ridurre i comportamenti a rischio.