“Quasi un terzo delle famiglie non dispone ancora di un accesso a Internet da casa”. Lo comunica l’Istat nel rapporto Cittadini, imprese e Ict anno 2016. A livello europeo, l’Italia si colloca al 19° posto per la diffusione della banda larga con un valore pari al 77%, con un gap di 6 punti percentuali rispetto alla media europea (83%). Le regioni con il minor tasso di diffusione della banda larga tra le famiglie sono Calabria e Sicilia.
Nel 2016 la stima della quota di famiglie che accedono a Internet mediante banda larga, con una preferenza per la connessione fissa (ADSL, Fibra ottica, ecc.) sale al 67,4% dal 64,4% del 2015. È invece stabile intorno al 98% la quota di imprese con almeno 10 addetti che utilizzano Internet mentre quelle che si connettono in banda larga mobile passano dal 63,3 al 63,8% (60,0% nel 2014).
La maggior parte delle famiglie che non ha accesso ad internet da casa riporta la mancanza di competenze come principale motivo del non utilizzo della Rete (56,6%). Quasi un quarto (23,6%), poi, non considera internet uno strumento utile e interessante.
Il 63,2% delle persone di 6 anni e più si è connesso alla Rete negli ultimi 12 mesi (60,2% nel 2015) mentre circa il 45% accede tutti i giorni. L’uso del web è più frequente tra i 15-24enni (oltre 91%) ma si registra un “forte recupero” in quest’ultimo anno da parte degli individui di 60-64 anni (da 45,9% a 52,2%), in particolare tra le donne di questa fascia di età (con un incremento di 8,7 punti percentuali).
Fra le persone che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi, l’85,8% ha fruito di contenuti culturali, il 57,8% ha utilizzato un social network e quasi un terzo ha pubblicato sul web contenuti di propria creazione.
Si stima che il 71,3% delle imprese con almeno 10 addetti disponga di un proprio sito web o pagine su Internet (70,7% nel 2015); quasi tre imprese su dieci hanno sul sito un link al proprio profilo social mentre il 39,2% utilizza un social media (37,3% nel 2015). Solo il 15,6% utilizza più di uno strumento web 2.0.
Smartphone e servizi cloud permettono la connessione alla Rete e l’accessibilità ai file sempre e ovunque: il 42,1% degli utenti di Internet usa gli smartphone per collegarsi mentre è fuori casa o lontano dal posto di lavoro; il 29% ricorre ai servizi cloud per salvare documenti o altri file per uso privato.
Nel 2015, sono 720 mila le persone occupate in professioni ICT (Information and communications technology), il 7% in più rispetto al 2011, a fronte di una diminuzione dello 0,6% del totale degli occupati. L’incidenza sull’occupazione complessiva è stimata pari al 3,2% in Italia, al 3,6% in Francia, al 3,7% in Germania.
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