Il Robin Hood degli imprenditori, si taglia lo stipendio per aumentarlo ai suoi dipendenti

Dan Price

Vivere felici senza soldi è davvero possibile? Come si fa a rinunciare a ricchezza, beni materiali o al proprio lavoro?

Dan Price, amministratore delegato di “Gravity Payments“, azienda leader nello Stato di Washington per servizi legati ai pagamenti con carte di credito e trasferimento di denaro, negli Stati Uniti è uno dei personaggi simbolo di una scelta di vita controcorrente: ha aumentato il salario minimo dei suoi 120 dipendenti a 70 mila dollari, abbassando il suo di quasi 1 milione. “Ho venduto tutte le mie azioni, due proprietà, inclusa la mia casa (1,2 milioni di dollari) per versare 3 milioni nelle casse dell’azienda. Perché dovremmo trascorrere la vita a pagare per una casa in cui non abbiamo mai tempo di vivere, dato che siamo sempre al lavoro?”, ecco la domanda principale che ha spinto Dan al cambiamento.

Il nuovo assegno è quindi allineato alla soglia minima degli altri lavoratori, passando da un milione di dollari all’anno ai 70 mila guadagnati da una centralinista della Gravity Payments.

Il Ceo, racconta in una recente intervista un episodio, uno scontro con la centralinista che in sostanza lo accusa di sfruttare il suo lavoro (guadagna 35 mila dollari l’anno), impendendole di vivere una vita decente: “Le ho risposto che la sua paga era dettata dal mercato. E lei mi ha replicato che il suo stipendio non le avrebbe permesso di arrivare a fine mese senza affanni”. A questo aggiunge un altro episodio, di aver letto di uno studio di 2 premi Nobel, Daniel Kahneman e Angus Deaton, che lega la felicità delle persone a una soglia di guadagno minima. Indovinate quale? Esattamente 70 mila dollari.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”