Il potere invisibile uccide la democrazia

potere invisibile

Il 23 novembre 1980 Norberto Bobbio pubblicò un articolo sulla Stampa nel quale spiegava cosa fosse la democrazia, intesa come “il governo del potere visibile, cioè del governo i cui atti si svolgono in pubblico, sotto il controllo della pubblica opinione”. A trentasei anni di distanza questa definizione è ancora valida per la democrazia italiana?

Non capire è diventata la regola piuttosto che l’eccezione! Bobbio, nello stesso articolo precedentemente citato scrisse: “Non si capisce nulla del nostro sistema di potere se non si è disposti ad ammettere che al di sotto del governo visibile c’è un governo che agisce nella penombra (il cosiddetto sottogoverno) e ancora più in fondo un governo che agisce nella più assoluta oscurità, e che possiamo permetterci di chiamare “criptogoverno”.

Ritorna in mente la grande battaglia di Marco Pannella per “Il diritto umano universale alla conoscenza”, ossia il diritto a conoscere ciò che i membri del governo fanno segretamente a nostro nome. Lo Stato dovrebbe essere una casa di vetro. Ecco perchè occorre leggere questo saggio di Norberto Bobbio, se vogliamo iniziare a capire. Democrazia e segreto, una raccolta di articoli particolarmente attuali, nonostante gli anni passati.

La democrazia è idealmente il governo del potere visibile […] Come ideale del governo visibile la democrazia è stata sempre contrapposta a ogni forma di autocrazia, a tutte quelle forme di governo in cui il sommo potere viene esercitato in modo da essere il più possibile sottratto agli occhi del suddito.

Il padrone che comanda gli schiavi, il monarca di diritto divino, non hanno alcun obbligo di rivelare ai loro soggetti il segreto delle loro decisioni. Tasso fa dire a Torrismondo che ” I segreti di stato al folle volgo/ ben commessi non sono”. L’ideale del sovrano assoluto è quello di essere, al pari del Dio celeste, l’onniveggente invisibile.

Al segreto del potere autocratico, la democrazia contrappone l‘esigenza della pubblicità, di cui la giustificazione più convincente la si ritrova in Kant, in questo celebre detto: “Tutte le azioni relative al diritto di altri uomini, la cui massima non è suscettibile di pubblicità, sono ingiuste”. Qual’è il significato pratico di questo principio? Una massima non suscettibile di divenire pubblica è una massima che, qualora fosse resa pubblica, susciterebbe tale reazione da rendere impossibile la sua attuazione.

Chiarisco questo principio con un esempio tratto dalla nostra grama vita quotidiana. Che un uomo politico si appropri di denaro pubblico è un atto che può essere compiuto nel più assoluto segreto, solo se non diventa pubblico. E infatti quale uomo politico potrebbe erigere a pubblica massima che si approprierà di denaro pubblico?

[…] La democrazia viene spesso accusata di non aver mantenuto le sue promesse: di eliminare le elites al potere, di integrare l’uguaglianza formale con quella sostanziale. Stranamente viene di rado accusata di non essere riuscita a debellare il potere invisibile. Eppure il potere invisibile continua ad esistere. Esiste più che mai nel nostro paese: non si capisce nulla del nostro sistema di potere se non si è disposti ad ammettere che al di sotto del governo visibile c’è un governo che agisce nella penombra (“sottogoverno”) e ancora più in fondo un governo che agisce nella più assoluta oscurità e che possiamo permetterci di chiamare “criptogoverno”.

Il potere invisibile può assumere varie forme.. vi è prima di tutto un potere invisibile diretto contro lo Stato che comprende le associazioni a delinquere, le grandi organizzazioni criminali, come la mafia… Vi è poi il potere invisibile come istituzione dello Stato, che comprende i servizi segreti. Nessuno, qui, osa mettere in discussione la compatibilità dello Stato democratico con l’uso dei servizi segreti. Ma questi sono compatibili con la democrazia ad una sola condizione: che la loro azione sia indirizzata sempre e soltanto alla difesa della democrazia. Purtroppo dalla Strage di Piazza Fontana in poi, l’atmosfera della nostra vita pubblica è stata intossicata da sospetti di connivenza del potere invisibile dello Stato con il potere invisibile dell’Anti-Stato. Nonostante interminabili ( e non terminati ) processi le tenebre non sono state diradate. Noi, popolo sovrano secondo la Costituzione, non sappiamo ancora nulla di quello che è veramente successo. Ciò vuol dire che il potere è opaco. Ma l’opacità del potere è la negazione della democrazia”.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”