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Il decreto svuota carceri ha fallito totalmente


 

Dovevano diminuire , ma i detenuti sono aumentati di 63 unità in un solo mese. Il nuovo decreto svuota carceri del governo Monti, varato nel mese di febbraio su iniziativa del ministro della Giustizia, Paola Severino, non ha ancora avuto effetti nel disastrato mondo dei 206 istituti di pena italiani. Secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), tra la fine di febbraio e la fine di marzo le statistiche hanno segnato al contrario un incremento da 66.632 a 66.695 detenuti. Il numero si scontra drasticamente con il livello massimo di “capienza regolamentare” delle prigioni italiane, che dovrebbero essere di 45.743 reclusi. Tra il 29 febbraio e il 31 marzo sono diminuiti anche i detenuti in semilibertà, calati da 901 a 879. Secondo i dati del Dap però i detenuti usciti dagli istituti in base alla legge svuota carceri, varata in prima battuta dal governo Berlusconi nel dicembre 2010, sono stati 5.682. Impressionano altre statistiche: i condannati definitivi sono 38.277, il 57,4%. Ciò significa che più di quattro reclusi su 10 sono ancora in attesa di sentenza. La Lombardia comanda la classifica dei carcerati complessivi con 9.389 detenuti, seguita dalla Campania (7.983 detenuti) e dalla Sicilia (7.243 detenuti) tutte sopra la capienza regolamentare di oltre il 35%. Gli stranieri sono 24.123, il 36,2% del totale: in maggioranza marocchini (4.858, ovvero il 20,1 per cento), romeni (3.686, cioè 15,3%), tunisini (3.043, il 12,6%), albanesi (2.795, l’11,6 per cento).

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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