Sempre più indispensabili per costruire smartphone, sistemi missilistici, pale eoliche, componenti per le automobili… Sempre più ambiti sulle piazze internazionali. Gli elementi rari dominano l’industria moderna. E il loro prezzo ormai e’ in linea con quello dei metalli preziosi.
Itterbio, Gadolinio, Samario… Sembrano nomi inventati, più adatti alle fiabe che all’economia. I metalli rari (così chiamati perché difficili da ottenere nel XVIII e XIX secolo) in natura sono 60 volte più diffusi dell’oro, nascosti nelle cosiddette terre rare, che però rare non sono. La Russia ne possiede 169,4 milioni di tonnellate, la Cina 84,9 milioni, il resto dell’Asia 11,3, il Brasile 7,5, l’Australia 6,1, gli Usa 5,7. Un tempo, il principale estrattore mondiale era l’America, che però ha cessato ogni attività da quando la Cina, ignorando inevitabili danni ambientali, ha abbassato i loro prezzi, arrivando a produrre il 97% delle forniture del mondo. Attualmente il mercato ha dimensioni molto ridotte (1,4 miliardi di dollari su scala planetaria), ma il quasi monopolio cinese sta costringendo gli Usa a riaprire vecchie miniere.
Senza questi speciali metalli non potrebbero funzionare strumenti essenziali della vita moderna, come smartphone, auto ibride o elettriche, pale eoliche, telefoni cellulari e le batterie ad alte prestazioni. Per un’utilitaria media occorrono 25 Kg di metalli rari, indispensabili inoltre per combattere le guerre moderne, dato che sono fondamentali per realizzare radar, sistema di guida missilistici, di navigazione e occhiali per visione notturna.
Si spiega dunque l’interesse sempre più forte per questi elementi dai nomi bizzarri, e la rapidissima evoluzione dei prezzi nel corso degli ultimi mesi.
Alcuni elementi rari da esempio con prezzi e applicazioni d’uso per renderci idea della loro importanza e del loro reale utilizzo :
- SCANDIO: prezzȯ 15.000-15.000 usato per attrezzature sportive, apparecchi per l’illuminazione, telai per biciclette, leghe per l’industria aerospaziale, tecnologie nucleari, semiconduttori.
- DISPROSIO: prezzo 550-3.000 usato per radar, apparecchi per la misurazione, altoparlanti, cd, magneti, lampade, ceramica, turbine eoliche, auto ibride.
- EUROPIO: prezzo 950-6.000 usato per apparecchi per l’illuminazione, medicina, geotermia, sicurezza delle banconote, monitor dei pc e tv a colori.
- LUTEZIO: prezzo 450-1.600 usato per informatica, radiografie e radioterapie, raffinazione petrolifera, strumenti per l’illuminazione, tecniche di misurazione, catalizzatori chimici.
- TULIO: prezzo 790-5.000 usato per laser, sistemi di misurazione, conduttore ad alte temperature, apparecchiature radiografiche, stoffe luminescenti, medicina, forni a microonde.
- TERBIO: prezzo 790-4.800 usato per display di computer e tv a colori, stoffe luminescenti, apparecchi televisivi, laser, sensori, apparecchi sonar, strumenti acustici.
- ITTRIO: prezzo 120-210 usato per candele per accensione, catalizzatori, protesi, gioielli, condensatori, apparecchi per illuminazione, telefoni cellulari, misurazione campi magnetici.
- OLMIO: prezzi 70-925 usato per gioielli, coloranti, magneti, laser, tecniche dentistiche, ottica, tv, cure dentali e oculistiche, tecnologie nucleari.
˙Quotazioni in dollari al Kg marzo 2011 – settembre 2011
(fonte Capital)