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GroundBot il sorvegliante del futuro

GroundBot

Si chiama GroundBot l’ultimo grido dei robot per la sorveglianza.

Progettata dagli svedesi di Rotundus, questa sfera in policarbonato del diametro di 60 centimetri si sposta rotolando nella neve, nel fango e nella sabbia, spinta da un pendolo in oscillazione continua al suo interno. Grazie a due telecamere, trasmette in tempo reale all’operatore un’immagine in 3D.

GroundBot studiato per essere utilizzato in ogni situazione

GroundBot è stato progettato per essere utilizzato in ambienti difficili, in cui i robot tradizionali a ruota o tracciati potrebbero non funzionare correttamente: indagini sulle perdite di gas, spedizioni interplanetarie e in caso di ricerca di sopravvissuti al terremoto. Il robot, inoltre, grazie ad accelerometri, giroscopi, gps e un magnetometro che tengono il robot sulla giusta rotta mentre rotola a una velocità fino a 10 chilometri l’ora, può operare in molti terreni, tra cui neve profonda, ghiaccio, fango e sabbia.

Gli scienziati che hanno creato il sistema di controllo dicono che è semplicissimo da usare, e si basa su una visuale ‘in soggettiva’ come quella dei videogiochi. “La prossima versione di GroundBot saprà riconoscere gli oggetti e riferire sugli ostacoli che incontra”, spiega l’amministratore delegato di Rotundus, Johan Bäcke.

GroundBot è attualmente in sperimentazione alla Saab nell’esercito svedese. Se avrà successo, potremmo presto vedercelo rotolare davanti negli aeroporti e in altri luoghi che richiedano un’alta sicurezza.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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