I cittadini europei e italiani messi di fronte ad una scelta di genere riguardo la più alta carica politica del proprio paese non hanno dubbi: donna.La notizia arriva da una recente indagine della Commissione Europea . Su scala da 1 a 10 gli italiani esprimono un voto di 7,8 e la media EU 27 è di 8,6.
Anche il fattore età non è affatto un problema se pensiamo che l’apprezzamento per un under 30 gli italiani (6,7) superano addirittura la media europea (6,3).
L’indagine dimostra che i tempi stanno cambiando e che se nel nostro paese donne e giovani sono ancora troppo spesso lontani dalla stanza dei bottoni in realtà c’è un forte desiderio da parte della popolazione che le cose cambino al più presto. Sembra proprio che la crisi in atto abbia accelerato profondi mutamenti nel sentire comune, che hanno inciso sul recentissimo risultato elettorale e incideranno sugli scenari futuri.
Le discriminazioni stanno poi via via sbiadendo, se pensiamo che il giudizio verso un premier disabile è di 7,7 europei e 7,1 italiani, di religione minoritaria 6,8 e 6,2, un gay, lesbica o bisessuale 6,6 e 5,8: in questo caso l’Italia va sotto la sufficienza.
Sotto la sufficienza l’ipotesi di un over 75enne: italiani 5,6 e europei 5,4.
Per il presidente di Manageritalia Guido Carella “Non vi sono dubbi del forte cambiamento in atto nel vissuto e nei desiderata degli italiani e della accelerazione impressa dalla crisi. Il voto lo conferma e questi risultati, che il nostro centro studi ha scovato in vista della preparazione di un rapporto sulle donne italiane di prossima pubblicazione, lo amplificano e potrebbero anche essere indicativi di una delle possibili soluzioni all’impasse attuale. In ogni caso, la rivoluzione è in atto e noi delle donne e dei giovani non possiamo e dobbiamo più fare a meno, anzi dobbiamo fare di tutto per dar loro supporto e strumenti per prendersi lo spazio che meritano e del quale il Paese ha assoluto bisogno”.
(Fonte manageritalia)