Gli infermieri italiani lavorano con stipendi tra i più bassi d’Europa

infermieri-italiani-schiavi

Vi sono professioni fondamentali ma che in Italia sono sottopagate: insegnati, medici ed infermieri, forze dell’ordine. In Italia questi lavori sensibili non vengono adeguatamente retribuiti.

Gli infermieri svolgono una professione che è fondamentale per la società. Molti giovani laureati scelgono come alternativa andare all’estero soprattutto nel settore medico. In Gran Bretagna, ad esempio, lavorano più di 2.500 infermieri professionisti italiani. Un flusso di infermieri italiani scappa anche in Paesi come la Germania, gli Emirati Arabi, l’Australia, Olanda, Belgio, e Stati Uniti. Eccellenze che l’Italia lascia andare via senza pensarci su 2 volte, perchè spesso lo stipendio è basso e ancora più spesso è difficile trovare lavoro.

In Italia la paga media mensile degli infermieri laureati ammonta a 1.662 euro. Uno stipendio non esiguo, ma evidentemente non adeguato. Tuttavia, la retribuzione cambia a seconda di diverse variabili di cui tenere conto, e cioè indennità di risultato e di funzione, gli straordinari e il lavoro notturno. Per poter raggiungere la retribuzione massima, circa 2500 euro, bisogna arrivare al livello DO7 e avere una posizione organizzativa di vertice.

Al di là di una busta paga non pesante, esiste un problema di accesso al mondo del lavoro. Per gli infermieri si è allungato il tempo di attesa necessario per trovare occupazione. Il tasso di occupazione è sceso dal 94% al 83%.

Gli infermieri sono ancora trattati come schiavi in Sanità. In Italia esistono solo i medici e i Direttori Generali super pagati, poi se gli altri sono uscieri, portantini o infermieri non importa. Professionisti che lavorano, almeno per valore alla pari dei mezzi (farmaci e macchinari) che usano. E se le generazioni precedenti sopportavano in silenzio, i laureati di oggi non sono più disposti ad accettare questa condizione.

Condividi:

Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”