“La “storia d’amore” tra Francesca Pascale e Silvio Berlusconi? Una grande messinscena, perché Francesca è lesbica. Silvio ha deciso di annunciare il fidanzamento pubblico con Francesca soltanto per continuare a divertirsi con lei e con le sue “amiche”, e non essere giudicato male dalla società.” A dirlo è Michelle Bonev, attrice bulgara e co-conduttrice al fianco di Pippo Baudo del dopo Festival di Sanremo 2003. La notizia arriva direttamente in una lettera aperta “di pentimento” sul suo blog personale.
Non è stato facile per me scrivere queste righe, ma è stato ancora più difficile guardare dentro di me con onestà ed ammettere che i compromessi che ho accettato nella mia vita mi abbiano divorato a tal punto da non riconoscere più cosa sia giusto e cosa sbagliato. Negli ultimi 10 anni ho vissuto in un mondo che mi ha preso tutto: i sogni, gli ideali, la dignità. Il sistema corrotto del danaro e del potere mi ha marchiato a vita. Ho sbagliato a scegliere la strada che pensavo fosse la più facile e che si è rivelata, invece, per me devastante: mi sono illusa di essere felice. Sono stata “amica” dei potenti, fidanzata con uomini ricchi, ho avuto tutte le cose che desideravo: successo, soldi, vestiti, gioielli… Ma a quale prezzo? So che il passato non si può cancellare, ma so anche che il presente è nelle nostre mani e che il futuro dipenderà dalle scelte che facciamo ora. Mi hanno sempre detto: “Il mondo è questo mia cara, impara a navigare.” E io ho navigato, oh… sì che ho navigato… Ma sono arrivata talmente lontano da non rendermi più conto della realtà. Noi tutti crediamo in certi principi e in certe regole, ci dilettiamo con belle parole come giustizia, amore, libertà, ma appena ci sentiamo in pericolo siamo pronti a tradire e calpestare chiunque. Siamo talmente convinti che il fine giustifichi i mezzi che abbiamo perso la nostra identità. “Ma cosa posso fare?” mi dicevo. In questo mondo se non appartieni a un gruppo, a un’organizzazione o a un colore politico, non vai avanti. Non basta la competenza, il talento, non basta lavorare 18 ore al giorno, serve comunque un “santo in paradiso”. Tutti sappiamo che funziona così e abbiamo talmente accettato questo sistema, che ormai è diventata una cosa normale essere raccomandati. Ma che mondo abbiamo costruito? Mi guardo intorno e vedo persone disperate che non sanno cosa dare da mangiare ai propri figli, e poi vedo altre persone, che sguazzano nella ricchezza e nel lusso, prendendosi gioco di milioni di lettori dalle copertine dei settimanali con storie di fidanzamenti inverosimili. Come la “storia d’amore” tra Francesca Pascale e Silvio Berlusconi. Una grande messinscena, perché Francesca è lesbica, ed io sono stata molto più che una sua amica. Silvio ha deciso di annunciare il fidanzamento pubblico con Francesca soltanto per continuare a divertirsi con lei e con le sue “amiche”, e non essere giudicato male dalla società. Pensava di aver fatto bene i conti, ma si è ritrovato con una “fidanzata” autoritaria e senza scrupoli. Più volte mi ha chiesto, infatti, di portarla via da Arcore perché diceva che era una cattiva persona e lo ricattava. Questa è soltanto una delle tante falsità in cui mi sono costretta a vivere. Ma io non voglio più vivere nella falsità. Soffro nel sapere che in questo preciso istante ci sono persone che hanno perso tutto e stanno pensando al suicidio, mentre altre pensano alle orge e al cappottino tigrato di un barboncino. Ci sono persone che hanno il problema di arrivare a fine mese, mentre altre hanno il problema di come spendere diecimila euro in contanti in un solo giorno. E poi ci sono persone che si vendono, e altre che le comprano… C’è un divario così grande tra i problemi di queste due categorie di persone che niente può colmarlo. Ma la cosa più triste è che proprio chi soffre, continua a votare chi lo flagella. Per disperazione, per ignoranza, per buona fede… tutte ragioni plausibili, ma il risultato è che così non cambierà niente.