Facebook in Italia ha generato ricchezza pari a 6 miliardi di dollari lo scorso anno, due più della Spagna, uno meno di Francia e Germania, cinque meno della Gran Bretagna e tre in più rispetto a due anni fa, e ha contribuito a creare 70mila posti di lavoro.
Lo sostiene uno studio commissionato dal social network alla società di consulenze Deloitte, che quantifica in 227 miliardi di dollari e 4,5 milioni di posti di lavoro l’impatto che la stessa società ha avuto a livello globale. Gli Stati Uniti sono il principale polo d’attrazione di questo impatto economico, per 100 miliardi di dollari.
Un indotto stimato in 6 miliardi di dollari in Italia così ripartiti: 3 Miliardi di dollari e 36.000 nuovi posti di lavoro per le attività pubblicitarie; 700 Milioni di dollari e 10.000 nuovi posti di lavoro per lo sviluppo e la vendita di applicazioni; 2,1 Miliardi di dollari e 24.000 nuovi posti di lavoro per la vendita di device mobile e di servizi di connettività.
Facebook conta ormai su quasi 1,4 miliardi di utenti nel mondo, e sono 20 milioni gli utenti che ogni giorno si collegano a Facebook dall’Italia. Più di 30 milioni di piccole aziende si sono create una pagina Facebook, 1,5 milioni usano gli strumenti di advertising per promuovere i propri post e gli inserzionisti sono arrivati a giungo 2014 a quota 500mila.
Facebook ha solo 9 mila dipendenti in tutto il mondo. Il business di Facebook, spiega Luca Colombo, numero uno, di Facebook in Italia, “si basa sulla connessione tra le persone. Su di loro creiamo un’impresa. Non tanto sulla tecnologia, che in fin dei conti è semplice da sviluppare e banale come può esserlo un tasto, quanto sulla possibilità di mettere in collegamento le persone, riempire un gap comunicativo”.