Sono 14 i milioni di ricchi quantificati dal nuovo studio annuale che incrocia i trend di investimento dei singoli patrimoni, il World Wealth Report, realizzato dalla Royal Bank of Canada insieme alla società di consulenza Capgemini. 14 milioni di persone non toccate dalla crisi ma che sono riuscite a cavalcarla, grazie soprattutto al boom delle Borse. Questi signori hanno oggi una disponibilità totale di 52,6 trilioni di dollari. Ma cosa si intende per ricchi e chi sono questi 14 milioni di persone sparse per il globo? Per entrare in questa casta basta avere 1 milione di dollari o più da investire (escludendo dal calcolo residenza principale, collezioni e beni di consumo durevoli). Nel 2014 sono 1,76 milioni i super ricchi in più nel mondo. Sempre più i paperoni Asiatici e nordamericani. In Europa i paperoni si attestano su una quota di 3,83 milioni. E i poveri? L’aumento della povertà è il comune denominatore che unisce tutti i paesi del mondo. In Italia 4 milioni di persone sopravvivono solo grazie alle associazioni caritatevoli e di ricchi ce ne sono 203 mila, con un incremento del 15,6%, che quest’anno supera la media europea del +12,5%. 200 mila persone che potrebbero investire tranquillamente ma che preferiscono tenere i soldi nel portafoglio. Non è la ricchezza improduttiva il vero problema ma, come sappiamo, quella non dichiarata, quelle centinaia di persone, 518 nel 2011, che hanno dichiarato al fisco un guadagno di 20 mila euro l’anno ma che erano in possesso di aerei privati e altri beni di extra-lusso. Con questo meccanismo i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. In prospettiva, infatti, la ricchezza nel mondo è destinata ad aumentare. Il rapporto prevede che i patrimoni globali dei super ricchi tocchino il nuovo record di 64,3 trilioni di dollari entro il 2016. E le disuguaglianze continueranno.