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Due applicazioni per far sentire la tua voce


Fare rete per esigere il rispetto dei propri diritti, non è solo un modo di dire. Per ottenere un rimborso dopo essere stati vittime di un disservizio, pretendere che le compagnie frenino i rincari dei traghetti estivi, o più in generale aderire a una class action, adesso basta avere a portata di mano uno smartphone. Non solo per chiamare le associazioni dei consumatori al numero verde dedicato.

Ora basta! è l’applicazione (iOs e Android) lanciata da Altroconsumo. Gratuita, offre un modo per velocizzare la formulazione di un reclamo e di farlo appena si trova un momento libero, mentre si è in giro. Senza considerare che è anche un’ottima fonte di informazione: la sezione “i tuoi diritti” è un piccolo vademecum che offre delucidazioni sui problemi più ricorrenti riscontrati con banche, assicurazioni, forniture di energia, spesa, telecomunicazioni e viaggi. L’app aggiorna sulle battaglie vinte dall’associazione e sulle class action già in essere, per chi volesse aderire. I reclami pubblicati nell’apposita area sono registrati in ordine di tempo (“i più recenti”), di popolarità (“i più seguiti”) e per area geografica (“i più vicini a te”). Per urlare il proprio dissenso, in questo caso senza intraprendere nessuna azione collettiva, ma semplicemente per sfogare la proprio delusione, esiste anche ShoutTube (iOS e Android). Applicazione con relativo sito e presenza sui social network, ospita gli sfoghi, rigorosamente video, di chiunque sia disposto a “metterci la faccia”. Un aiuto meno pratico, ma che fa leva sulla possibilità di essere almeno ascoltati.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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