Droga: Nel 2015 sono state 305 le morti per overdose

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Nel corso del 2015, i decessi riconducibili all’abuso di sostanze stupefacenti rilevati dalle Forze di Polizia o segnalati dalle Prefetture si sono attestati su 305 casi, con un decremento pari al 2,55% rispetto al 2014. Le rilevazioni sugli esiti nefasti per abuso di droga hanno avuto inizio in Italia a partire dal 1973 con l’unico caso segnalato in quell’anno. Negli ultimi 42 anni i morti per droga sono stati 24.507. L’andamento iniziale con tendenza verso l’alto trova spiegazione nell’espansione, specie negli anni ottanta e novanta, dell’uso di eroina, la sostanza che ancora oggi figura come causa principale dei decessi.

Come emerge dalla Relazione annuale 2015 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, nell’ultimo anno, le persone di sesso maschile decedute a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti sono state 263 (86.23%), mentre quelle di sesso femminile 42 (13,77%), confermando un andamento che vede da sempre minore il numero delle donne decedute per abuso di droga rispetto a quello degli uomini.

Esaminando le fasce di età, i livelli di mortalità più alti si riscontrano a partire dai 25 anni per raggiungere i picchi massimi nella fascia superiore ai 40 anni. La causa del decesso è stata attribuita nel 2015 in 101 casi all’eroina, in 37 alla cocaina, in 3 al metadone, in 2 all’amfetamina, in 2 ai barbiturici, 1 all’hashish e all’M.D.M.A. (ecstasy); in 158 casi la sostanza non è stata indicata. L’eroina si conferma quindi lo stupefacente che causa il maggior numero di decessi.

Nel 2015 le regioni più colpite in senso assoluto sono state l’Emilia Romagna con 41 casi, seguita, dalla Campania con 37 e dal Lazio e Toscana con 33 e dal Piemonte con 32, mentre in Valle d’Aosta e Molise non si sono registrati casi di decesso per uso di droga. Rispetto al 2014 sono stati registrati aumenti consistenti dei decessi riconducibili all’abuso di sostanze stupefacenti in Basilicata (+200%), in Campania (+117,65%), in Sicilia (+100%) e in Lombardia (+56,25%). Escludendo Valle d’Aosta e Molise dove non si sono veri cati casi di decesso da abuso di sostanze stupefacenti, i cali più vistosi, in percentuale, in Puglia (-85,71%), in Abruzzo (-62,50%), in Umbria e Liguria (-47,06%).

Oggi il numero di morti per droga è maggiore al Nord con il 43,28%, per il 30,82% al Centro e per il 25,90% al Sud e Isole. Negli ultimi dieci anni la regione più colpita in senso assoluto è stata il Lazio con 674 decessi, seguita da Campania con 607, Emilia Romagna con 369 e Toscana con 332, mentre fra quelle meno colpite si confermano la Valle d’Aosta con 11 decessi, il Molise con 19 e la Basilicata con 27.

Nel 2015, il numero maggiore dei decessi per droga è stato registrato nelle province di Bologna (22), Torino e Napoli (21), Roma (20), Sassari e Firenze (12), che da sole rappresentano il 35,41% del totale dei decessi rilevati a livello nazionale. In 27 province non si sono registrati casi di decesso per abuso di stupefacenti.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”