Dopo cena in cucina, tiepida,
seduti al tavolo;
sopra di noi un lume con una lampada da sessanta.
C`è silenzio; solo la pendola si sente che va;
ogni tanto un ferro da calza che urta nel bordo del tavolo.
La moglie fa calzini al più piccolo,
che dorme placido nella stua.
Io, che scrivo queste tre parole da niente,
da niente e da poco,
da poco e da ogni giorno,
qualcosa, che succede dovunque e ogni giorno.
Ma c`è il rosso del tavolo che mi abbaglia
e mi stanca gli occhi.
Mi sfrego un occhio e guardo alla pendola:
sono le dieci;
e allora si pensa anche di andare tranquillamente a dormire,
più o meno comodi,
fino a domani mattina…..