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Domenica in Poesia: L’ingorgo

I
L’ingorgo si formò per congestione
senza un vero motivo scatenante
si cominciò ad andare lentamente
fino a totale immobilizzazione
passarono i minuti poi le ore
non si poteva andare né voltarsi
qualcuno cominciò ad abituarsi
spensi il motore e stetti ad aspettare
la radio che diceva “sta passando!”
e lo diceva ormai a ripetizione
pensai che fosse una registrazione
restammo nell’ingorgo fino a quando
l’ingorgo diventò la condizione
morimmo di vecchiaia, lì, aspettando
II
“sta già passando” diceva il presidente
col suo consiglio intorno a fargli il coro
ritornerà mobilità e lavoro
intanto andiamo avanti come sempre
blocchi nelle autostrade e in tangenziale
ingorgo condizione permanente
nascevan bimbi e ci moriva gente
dentro a quell’immobilità totale
nessuno che prendeva decisioni
nessuno a immaginare altri scenari
tutti cattivi quindi tutti buoni
nacquero ciuffi d’erba tra i binari
la jungla invase i centri cittadini
si fusero i sinonimi e i contrari
III
finché qualcuno disse “sta crescendo!”
guardando un ragazzino appena nato
si ricordò di un fatto già assodato
lampante e chiaro da che mondo è mondo
decrescita è un concetto innaturale
se ci si ferma poi non c’è più storia
si fermi chi ha gastrite infiammatoria
muoversi è attività fondamentale!
quello che è giusto fare è dirsi come
crescere in quale senso e verso cosa
se crescere di cuore o nell’addome
crescita in stitichezza o generosa?
nella sostanza oppure giusto il nome?
gridò “viva la crescita gustosa!”

Lorenzo Jovanotti Cherubini

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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