Un mondo di depressi

depressione nel mondo

La depressione è la più diffusa malattia al mondo e secondo le stime dell’OMS, solo nel 2018, ha interessato 350 milioni di persone (il 4,5% della popolazione globale), più dell’intera popolazione degli Stati Uniti (che conta 328 milioni di abitanti) o dell’Europa orientale (291 milioni).

È il tabu del nuovo secolo, ed è una patologia.

Depressione malattia del secolo

La depressione, tra le prime cause di invalidità al mondo. Non riconosciuta, non diagnosticata, non trattata, fonte di sofferenza, dolore, disabilità, morte per cause dirette (suicidio), indirette o per aggravamento di altre problematiche mediche (diabete, cardiache, polmonari, reumatiche, oncologiche).

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la depressione nel 2030 sarà la prima malattia più invalidante al mondo con altissimi costi sociali e forte impatto economico.

La depressione, come ricorda l’OMS, è una condizione che può colpire indifferentemente rispetto all’età, alla condizione economica, al sesso e alla propria storia di vita.

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Depresso un italiano su 5

Oggi gli italiani con depressione, secondo i dati forniti dall’Agenzia per il farmaco e le indagini condotte dall’ Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa, sono tra il 4,4 e il 7%, corrispondente a circa 3,7 milioni di italiani, secondi solo alla Germania.

Il disturbo riguarda in misura maggiore le donne e chi non lavora. Tra gli anziani, inoltre, i disturbi depressivi e di ansia grave si presentano spesso in associazione ad altre patologie croniche e tra le donne over-80 una su 7 soffre di demenze o Alzheimer.

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Depressione, chi è malato spesso non si cura

Secondo Devora Kestel, direttore del Dipartimento di Salute Mentale e di Uso di sostanze presso l’OMS, “questi numeri sono una sveglia perché tutti i paesi rivedano il proprio approccio alla salute psicologica e questa venga trattata con l’attenzione necessaria”.

Troppo spesso, però, la paura dello stigma sociale e i pregiudizi spaventano chi ne soffre, rendendo più difficile la richiesta d’aiuto.

Pochi, infatti, giungono a diagnosi e terapia: solo 1/3 di coloro che ne avrebbe necessità.

Inoltre in molti paesi non esiste, o è molto limitato, il sistema di sostegno per le persone che hanno problemi di salute psicologica.

Perfino nei paesi più ricchi, circa il 50% delle persone che soffrono di depressione non vengono curate e mediamente, solo il 3% della spesa sanitaria pubblica è investita in questo settore.

Uno sforzo troppo ridotto se, come dice l’OMS, il disturbo depressivo maggiore, il caso più grave, è la quarta causa di disabilità a livello globale.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”