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Dati Eurostat su rifiuti ed economia

Eurostat

L’istituto statistico europeo, Eurostat, ha pubblicato alcuni dati di confronto sia economico (inflazione, disoccupazione, povertà, industria) che su settori specifici come la raccolta dei rifiuti.

Nell’Ue a 27 l’inflazione e’ passata dal 2,3 di dicembre 2012 a 2,1 di gennaio segnando su base mensile un meno 0,8%. Nel contempo la disoccupazione nella zona euro sale ai livelli record a gennaio 2013, la piu’ alta dall’inizio delle rilevazioni Eurostat: nella Ue-17 si assesta a 11,9% e in Italia a 11,7%. ”Un aumento significativo rispetto a un anno fa”, scrive Eurostat, quando nella zona euro era a 10,8% e in Italia a 9,6%. Peggio dell’Italia solo la Spagna: a gennaio 2013 i senza lavoro sono il 26,2%.

Altro dato preoccupante fornito da Eurostat riguarda la crescente povertà dovuta alla crisi. Nel 2011 il 27% dei giovani e dei bambini con un’età inferiore ai 18 anni sono stati a rischio di povertà e di esclusione sociale. L’Italia supera la media Ue col 32,3%.

Poi ci sono i dati economici sull’andamento dell’industria europea. In particolare a gennaio 2013 i prezzi industriali sono aumentati dello 0,6% sia nella zona dell’euro che in quella Ue-27 rispetto a dicembre 2012, quando l’indice aveva registrato una diminuzione dello 0,2% in entrambe le aree. E su base annua, rispetto al gennaio del 2012, i prezzi della produzione industriale hanno guadagnato l’1,9% nella zona euro e l’1,8% in quella Ue-27. Infine i dati sulla gestione dei rifiuti nei singoli paesi europei.

Nel 2011 circa il 40% dei rifiuti municipali trattati nell’area Ue-27 sono stati riciclati o trasformati in compost, contro il 27% del 2001. Nella zona Ue-27, e’ stata di 503 kg la media dei rifiuti municipali generati a persona, e 486 i trattati. I rifiuti sono stati smaltiti in vari modi: il 37% in discarica, il 23% all’inceneritore, il 25% riciclati e il 15% trasformati in compost, contro il 56% dei rifiuti in discarica nel 2001, il 17% inceneriti, il 17% riciclati e il 10% in compost.

Secondo quanto rilevato da Eurostat per il 2011, il riciclo e’ piu’ frequente in Germania. Il piu’ alto ricorso all’inceneritore si registra in Danimarca (54%) e il compostaggio in Austria (34%). Mentre nel 2011 gli stati membri col piu’ alto tasso di rifiuti smaltiti in discarica sono stati la Romania (99%), la Bulgaria (94%), Malta (92%), Lettonia e Lituania (88%). Le piu’ alte percentuali di rifiuti inceneriti si registrano in Danimarca (54%), Svezia (51%), Belgio (42%), Lussemburgo e Olanda (38%), la Germania (37%), Francia e Austria (35%). Il riciclo e’ piu’ praticato in Germania (45%), Irlanda (37%), Belgio (36%), Slovenia (34%), Svezia (33%), Olanda (32%) e Danimarca (31%). Il primo posto per la trasformazione in compost e’ dell’Austria (34%), Paesi Bassi (28%), Belgio e Lussemburgo (20%), Spagna e Francia (18%).


La terza rivoluzione industriale. Come il «potere laterale» sta trasformando l’energia, l’economia e il mondo. La nostra civiltà deve scegliere se continuare sulla strada che l’ha portata a un passo dal baratro, o provare a imboccarne coraggiosamente un’altra. E non ha molto tempo per farlo.

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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