Simone Speggiorin, 36 anni, è stato nominato cardiochirurgo strutturato a Leicester, carica equivalente a quella di primario. Ogni volta che un ragazzo promettente scappa all’estero per esprimere al massimo le potenzialità che in Italia gli vengono soffocate è una sconfitta per il Paese. C’è da piangere, non da essere fieri.
“Uno su mille ce la fa”, diceva Gianni Morandi. Lui ce l’ha fatta, al pari di tanti altri giovani italiani che fanno armi e bagagli, convinti delle proprie capacità, e si mettono in mostra all’estero. Fino a diventare argomento principale di uno speciale radiofonico sulla BBC (in onda domenica) e di un documentario di un’ora dell’emittente televisiva inglese. Un luminare? No, qui in Italia Simone Speggiorin, 36 anni, avrebbe avuto un futuro da precario della sanità.
Come riporta il Gazzettino, ora invece è il più giovane cardiochirurgo “strutturato” (un ruolo equivalente al nostro primario) d’Inghilterra. La sua formazione è partita da qui. Lui, originario di Olmo di Martellago, si è formato tra Mestre e Padova. Poi, dopo la laurea in Medicina nel 2003, la decisione di spiccare il volo, prima in Inghilterra poi in India “per non ristagnare come precario in un sistema molto ma molto indietro”, sottolinea al quotidiano.
Un insegnamento dalla sua storia? Sapere riconoscere quando l’opportunità arriva e coglierla al volo. Prima l’invito di un professore d’Oltremanica al Great Ormond Street Hospital di Londra, uno degli ospedali pediatrici più importanti d’Europa, poi, dopo tre anni di specializzazione in chirurgia tracheale e cardiochirurgia pediatrica, la decisione di seguire il proprio sogno: salvare i bambini. Lavorare con loro e per loro. Per un anno Simone Speggiorin ha quindi operato a Bangalore, in India. Dove la mole di lavoro è tanta, ma anche la possibilità di entrare a contatto con culture diverse e di mettersi alla prova. Il legame con l’India rimane, tanto che poi a Leicester (dove ora il 36enne lavora al Glenfield Hospital come cardiochirurgo pediatrico) è nata un’associazione di dottori che ogni anno va in India ad operare bambini.
(Fonte veneziatoday)