0

#chiediamoASILO: A Reggio Calabria 5.090 bambini sono senza asili pubblici

fotoasilo-#chiediamoASILOA Reggio Calabria tutti gli asili nido pubblici sono stati chiusi: i genitori di 5.090 bambini aspettano di essere ascoltati.

Da luglio 2013 Reggio Calabria non ha più nemmeno un asilo nido pubblico. E anche quando ne aveva tre, i posti disponibili erano circa 145 a fronte di 5.090 bambini sotto i tre anni di età. Il 14 dicembre 2013 la stessa Commissione Straordinaria, che governa la città da quando il Consiglio Comunale è stato sciolto per contiguità mafiosa nell’ottobre del 2012, presenterà un piano di intervento per i servizi dell’infanzia. Il tutto, senza aver ascoltato le persone che più avrebbero voce in capitolo: i genitori. In gioco, c’è uno stanziamento del Ministero della Coesione Territoriale di circa 1.300.000 euro: per far sì che questi soldi vengano spesi dove servono, aiuta i genitori di Reggio a far sentire la loro voce. Puoi farlo subito: basta una firma.

Alla cortese attenzione di:
Gaetano Chiusolo (Coordinatore della Commissione Straordinaria del Comune di Reggio Calabria),
Giuseppe Castaldo (componente Commissione)
Carmelo La Paglia (componente Commissione)

Stimati Commissari,
nel 2002 il Consiglio Europeo ha stabilito che, entro il 2010, gli Stati membri avrebbero dovuto fornire servizi di cura ad almeno il 33% dei bambini di età inferiore ai 3 anni e al 90% dei bambini di età compresa tra i 3 anni e i 6 anni, riconoscendo quanto i servizi all’infanzia siano cruciali per la conciliazione tra vita lavorativa e vita famigliare e per favorire la parità di genere in campo economico.
L’importanza di questa tipologia di servizi per la partecipazione delle donne al mondo del lavoro emerge anche dalle rilevazioni statistiche ufficiali: i dati ISTAT sulla disoccupazione femminile mettono in evidenza quanto le donne con figli in età prescolare siano particolarmente svantaggiate in termini di accesso a opportunità lavorative e di perdita di lavoro retribuito. Le statistiche mostrano inoltre come la Calabria sia particolarmente in ritardo rispetto ai target europei, classificandosi come l’ultima regione italiana per tasso di copertura della domanda di servizi alla prima infanzia.
Fino al giugno 2012 l’offerta pubblica di asili nido a Reggio Calabria si limitava a due strutture comunali, per un totale di 120 posti disponibili, e a una struttura aziendale destinata a figli di dipendenti comunali e bambini provenienti dalle lista di attesa dei nidi comunali, per un totale di 25 posti disponibili. L’offerta complessiva è stata quindi di 145 posti, ovvero una disponibilità molto limitata rispetto a una platea che, secondo i dati dell’ultimo censimento, poteva essere stimata per il 2011 in 5.090 bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. La già preoccupante situazione è precipitata quando nel luglio 2012 entrambi gli asili comunali di Reggio Calabria sono stati chiusi per inagibilità ed è peggiorata nel luglio 2013 quando anche l’asilo aziendale ha sospeso le attività per mancanza dei fondi necessari a pagare la cooperativa che lo gestiva.
La difficile situazione economica in cui versa il Comune di Reggio Calabria alimenta la preoccupazione che non solamente oggi ma anche in prossimo futuro i suoi cittadini non vedano garantito il loro diritto ad avere asili pubblici ai quali affidare i propri figli.
In questo contesto, l’unica speranza concreta è rappresentata dallo stanziamento di circa 1.300.000 euro da parte del Ministero della Coesione Territoriale per il piano dei servizi all’infanzia che il Comune di Reggio Calabria presenterà entro il 14 dicembre, senza però aver consultato i genitori degli alunni che meglio di chiunque altro conoscono quali sono i bisogni delle famiglie in tema di asili nido.
Per questi motivi oggi Vi scrivo per chiedere che il Comune di Reggio Calabria, da voi rappresentato:
• rimuova, in linea con l’articolo 3 della Costituzione italiana, gli ostacoli che impediscono il “pieno sviluppo della persona umana” attraverso interventi immediati che allevino il disagio delle famiglie nel corso di quest’anno in cui non potranno usufruire di alcuna struttura pubblica;
• garantisca la più ampia partecipazione possibile di rappresentanti delle famiglie alla fase di attuazione del piano dei servizi all’infanzia;
• assicuri la massima trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche a disposizione per colmare il ritardo della Calabria e, nello specifico, di Reggio, nel raggiungimento degli obiettivi comunitari sui servizi alla prima infanzia, in concerto con associazioni locali e rappresentanti della società civile, secondo le modalità previste dallo Statuto del Comune di Reggio Calabria.
Resto in attesa di un vostro riscontro sulle questioni da noi sollevate.
Un cordiale saluto

L’asilo pubblico è un diritto. Perché qualcuno ci ascolti, dobbiamo chiederlo in molti.
Firma ora.

Condividi:

Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.