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Centrale a biogas in località Casa Lunga, ennesima opera distruttiva e inutile

biogas

L’impianto a biogas in località Casa Lunga (provincia di Arezzo) è l’ennesima opera distruttiva e inutile. Si oppone l’amministrazione comunale di Castiglion Fibocchi, che esprime dunque, a firma del sindaco Salvatore Montanaro, parere negativo in un documento inviato alla provincia di ArezzoLa richiesta di costruire questo impianto è arrivata da un’azienda privata, che vorrebbe utilizzare, come biomassa di alimentazione della centrale, gli scarti della raccolta e della lavorazione delle olive, ma anche di altre colture. “La realizzazione del progetto nella zona indicata, non può trovare condivisione da parte di  questa Amministrazione, trattandosi di area di particolare pregio paesaggistico, vocata alla coltura della vite e dell’olivo, dove aziende agricole anche a regime biologico e complessi agrituristici, con buoni flussi turistici, offrono tradizionalmente prodotti di alta qualità”. L’Amministrazione ricorda che “L’area indicata è a ridosso di diversi insediamenti abitativi e vicina anche al centro abitato del paese, sui quali si riverserebbero le emissioni dell’impianto ed i cattivi odori provenienti dalla  macerazione delle colture impiegate e della sansa, che introdurrebbero gravi  condizionamenti per la salute e la qualità della vita dei cittadini, anche nei paesi poco distanti: Meliciano, San Giustino, Laterina e Loro. Una zona che è gia stata violentata negli ultimi anni, proprio a causa delle emissioni e del complesso dei disagi legati alla discarica, in via di esaurimento e quindi suscettibile di essere restituita alla sua vocazione agricola naturale e tradizionale”. Pubblico il comunicato del Gruppo Insieme Per Castiglion Fibocchi che si oppone alla costruzione della centrale a biogas.

Non lasciamo che si decida ancora una volta per noi,per il nostro futuro,per il futuro dei nostri figli,delle nostre colture, ma prendiamo in mano le sorti del nostro destino e diciamo NO alla centrale a biogas in località Casa Lunga (Castiglion Fibocchi – AR); perché non possiamo permettere che nel nome del progresso e dell’utilizzo di qualsiasi e generalizzata forma di fonte rinnovabile (imprecisata,infruttifera e dannosa) venga compromessa la nostra qualità della vita.

Siamo consapevoli dell’importanza dell’energia prodotta da fonti rinnovabili ma favorevoli solo a quelle che producono un beneficio ed un benessere collettivo e che soprattutto non siano dannose! Le opinioni riguardo alle Centrali a Biogas sono contrastanti e molti studiosi e le esperienze fallimentari di altri paesi (come la Germania, l’Austria,la Svezia,la Danimarca ,la Gran Bretagna), dove da risorsa questa è divenuta un vero problema, a causa dell’utilizzo per il suo funzionamento di rifiuti,fanghi di depurazione di acque luride, creando gravi danni alla qualità dell’aria e della vita dei cittadini residenti e ai terreni agricoli, ci inducono ad essere fortemente contrari.
Quindi chiediamo, con questa petizione (art.50 Cost.), al Presidente della Provincia e ai suoi componenti,alla Regione, al Ministero dell’Ambiente e dello sviluppo Economico,al Parlamento Europeo attraverso la Commissione Ambiente (in qualità della facoltà garantita ,dall’art.44 della Carta del PE, ad ogni cittadino europeo o gruppi di cittadini di inviare petizioni in tema di ambiente) di NON approvare la realizzazione dell’impianto e di intervenire affinchè non venga realizzato:

PREMESSO che:
– sulla base delle votazioni espresse dal consiglio comunale di Castiglion Fibocchi in data 3/05/2012 in cui è stato dichiarato dalla maggioranza dei consiglieri parere contrario alla realizzazione dell’impianto quale massima espressione della volontà popolare e rappresentativa degli umori della cittadinanza manifestatasi precedentemente in un incontro-dibattito;
– in conseguenza del parere negativo( il 27/12/2012 prot.n.8441), e per le perplessità espresse dal Sindaco Montanaro con cui siamo in completo accordo sulla base della direttiva regionale (L.R.T. 2011/11 sulla base di tale normativa,l’area in oggetto risulta ricompresa contemporaneamente in “Aree agricole DOP – IGP”, “Aree agricole di pregio” e “Zone interne ai coni visivi” (in relazione al tracciato della strada Setteponti));
-in corrispondenza con tutte le azioni promosse dal “Comitato per la Protezione del Paesaggio e Tutela dell’Ambiente alle Pendici del Pratomagno”,e che nello specifico si è consolidato per dire no alla Centrale a Biogas a Castiglion Fibocchi (costituito da coloro che hanno creduto e investito nel nostro territorio), istituito per contrastare la realizzazione della Centrale a Biogas e sostenitori del valore delle risorse del territorio in quanto eccellenze irripetibili e dell’importanza della loro valorizzazione e protezione;

-Con riferimento alla scelta localizzativa della realizzazione dell’impianto , contrastanti con le Linee guida del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico
nella PARTE IV del D.M. 10 settembre 2010 n.219 paragrafo 17 in cui sono evidenziate le aree non idonee;
-sulla base delle decisioni regionali in materia(richiamato il protocollo d’intesa approvato con deliberazione di Giunta Regionale 2011 n.457), secondo cui centrali di questo tipo divengono una risorsa solo se utilizzano per il loro funzionamento materiale boschivo,reperito nel raggio di 70 km dall’impianto stesso, e che producano una fonte di energia utile (ad esempio producendo calore centralizzato per le abitazioni del territorio sostituendosi alle più inquinanti diminuendo così l’emissione di sostanze nocive nell’aria),che non sfrutti il territorio (qui si parla di realizzare colture proprio per il funzionamento della centrale stessa) , e che sia di piccole dimensioni entro 50 kw ( un impianto di 600kw come riscontrabile nella richiesta progettuale in località Casa Lunga quindi non conforme alle caratteristiche della sostenibilità ambientale e della filiera corta come previsto e realizzato in altre zone a sostegno di piccole imprese agricole pone grossi dubbi sulle problematiche da esso derivanti e forti preoccupazioni sulla salute pubblica e il futuro delle colture circostanti);
- l’area indicata è a ridosso inoltre di diversi insediamenti abitativi e prossima anche al centro abitato del paese, sui quali si riverserebbero le emissioni dell’impianto ed i cattivi odori provenienti dalla macerazione delle colture impiegate e della sansa, che introdurrebbero gravi condizionamenti per la salute e la qualità della vita dei cittadini, anche nei paesi poco distanti (Meliciano, S. Giustino, Laterina e Loro Ciuffenna
-precedentemente alla data del 28 Gennaio,data in cui nella Conferenza dei servizi la Provincia di Arezzo prenderà una decisione sulla realizzazione dell’impianto;

CHIEDIAMO:
– al Presidente della Regione e al Consiglio Regionale di iniziare una più approfondita e seria V.I.A.(Valutazione di Impatto Ambientale) come anche delineato nel D.M.2010 n.219 trattandosi di zona di pregio a vocazione vitivinicola e oleifera con denominazione DOP, IGP e coltivazioni biologiche(per cui non ritenute idonee nel dettato ministeriale), in cui vi è la presenza di strutture ricettive turistiche e agrituristiche che avrebbero un notevole danno dalla presenza di un tale impianto, e di un complesso “il Poggiale” oggetto di vincolo del Ministero dei Beni Culturali.
-al Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico di vigilare sull’applicazione dell’attività di valutazione delle zone inidonee spettante alla Regione Toscana e evidenziata nelle linee guida esposte all’interno del D.M. 2010 n.219 Parte IV paragrafo 17
– chiediamo inoltre al Parlamento Europeo e alla Commissione ambiente (pur favorevole all’utilizzo di centrali a biomassa quali fonti di energia rinnovabile però molto attenta alle immissioni nell’aria ) attraverso una petizione diretta(art.227 del TFUE), di avviare una procedura di controllo nei confronti della realizzazione dell’ impianto a biogas in località Casa Lunga, in una realtà in cui vi è già la presenza della discarica “il Pero”, per la valutazione delle ulteriori conseguenze che questo porterebbe nella qualità della vita, nella dispersione nell’aria di ulteriore materiale dannoso per la salute,nei suoi risvolti dannosi nel comparto turistico,di socializzazione e integrazione di questo territorio di cui l’Unione Europea si è fatta promotrice e garantista.

FIRMA LA PETIZIONE

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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