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Censimento Istat: aumentano le donne, ma è un Italia sempre più vecchia

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In Italia, al 9 ottobre 2011, la popolazione residente in Italia è di 59.433.744 unità, divisi in 8.092 comuni italiani. Si distribuisce per il 45,8% nell’Italia Settentrionale, per il 19,5% in quella Centrale, per il restante 34,7% nell’Italia Meridionale e nelle Isole. Più del 50% dei residenti è concentrato in 5 regioni, una per ciascuna ripartizione geografica (Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Sicilia). E’ quanto emerge dai dati definitivi del 15* Censimento generale della popolazione e delle abitazioni.

Il Censimento della popolazione del 2011 è stato il primo in Italia completamente assistito da web, grazie a un software articolato in più componenti, che ha garantito la massima sicurezza nella trasmissione e conservazione dei dati, secondo le regole standard dell’Istituto Nazionale di Statistica. Il Sistema di Gestione della Rilevazione (SGR), alimentato anche con i dati delle Liste Anagrafiche Comunali (LAC), è stato a disposizione dei vari organi di rilevazione costituenti una rete territoriale di 83.660 operatori, di cui 64.621 rilevatori sul campo e 19.039 operatori di back office degli Uffici Comunali, Provinciali e Regionali di Censimento e dell’Istat.

Il comune più grande in Italia, in termini di popolazione, è Roma con 2.617.175 residenti; Pedesina, in provincia di Sondrio, è invece il più piccolo, con 30 residenti. Il comune che ha avuto il maggior incremento di popolazione rispetto al 14° Censimento è Rognano, in provincia di Pavia (219,1%), mentre Paludi, in provincia di Cosenza, è il comune con maggior decremento rispetto al 2001 (41,2%).

Al primo Censimento dell’Italia Unita, svolto nel 1861, gli abitanti erano poco più di 22 milioni; nell’arco di 150 anni la popolazione residente è quasi triplicata arrivando a circa 59,5 milioni di persone.

Più donne che uomini. Ci sono 93,7 uomini ogni 100 donne (28.745.507 uomini, 30.688.237 donne). A livello territoriale non si segnalano differenze significative, anche se nell’Italia Centrale il rapporto di mascolinita’ scende al 92,3% (5.568.595 uomini, 6.032.080 donne), mentre nelle regioni del Sud, nelle Isole e nel Nord-Est si attesta rispettivamente a 94,3% (6.783.667 uomini, 7.193.764 donne), 94,1% (3.219.998 uomini, 3.422.268 donne) e 94,2% (5.551.923 uomini, 5.895.882 donne). Il rapporto di mascolinita’ è piu’ alto in Trentino-Alto Adige (95,9%), Basilicata (95,8%) e Sardegna (95,6%) mentre il piu’ basso si registra in Liguria (89,5%). In 1.898 comuni, pari al 23,5% del totale, il rapporto di mascolinita’ risulta sbilanciato a favore della componente maschile, con il primato che spetta a due centri del cuneese: Castelmagno (182,8 uomini ogni 100 donne) e Valmala (190,9 uomini ogni 100 donne). Al contrario, si contano solo 67,8 uomini ogni 100 donne a Montebello sul Sangro in provincia di Chieti, e 69,4 a Introzzo in provincia di Lecco.

Sempre più anziani. In 10 anni gli over 65 sono passati dal 18,7% al 20,8%. Anche i gli ultra 85/enni, incrementano il loro peso sul totale della popolazione (dal 2,2% al 2,8%); in particolare, aumentano del 78,2% nella classe 95-99 anni e del 138,9% in quella degli ultracentenari. Questi ultimi infatti erano 6.313 nel 2001 mentre nel 2011 sono diventati 15.080, con una percentuale di donne dell’83,7%: due di queste alla data del censimento avevano compiuto 112 anni.

La Lombardia e’ la regione in cui risiede il maggior numero di ultracentenari (2.391, pari al 15,9% del totale), seguita dall’Emilia-Romagna (1.533, 10,2%) e dal Veneto (1.305, 8,6%). Anche nel 2001 la Lombardia (940, 14,9%) e l’Emilia-Romagna (602, 9,5%) erano le regioni con piu’ ultracentenari, mentre al terzo posto si collocava il Piemonte (598, 9,4%) anziche’ il Veneto (542, 8,6%).

Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di ultracentenari e’ raddoppiato in quasi tutte le regioni italiane ed e’ piu’ che triplicato in Basilicata (da 43 a 137 persone, con un incremento percentuale pari al 218,6%). I residenti di 100 anni e piu’ sono cresciuti del 204,0% nel Lazio, del 197,8% in Umbria.

Le citta’ con piu’ ultracentenari al 9 ottobre 2011 sono Roma (681, 4,5%), Milano (494, 3,3%), Genova (267, 1,8%) e Torino (240, 1,6%). Nel Sud, le percentuali piu’ elevate di anziani di 100 anni e piu’ sono state registrate a Napoli (1,0%, 145 unita’), Palermo (0,6%, 89) e Messina (0,6%, 88).

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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