Povero Natale

Questo è il Natale più povero degli ultimi 20 anni. Consumi ridotti, disoccupazione da record, meno di 200 euro di spesa in media per i regali. Un Natale scarno e austero per milioni di italiani. Basta guardarci in giro, si tocca con mano. Un Natale che ha esaurito tutti i buchi della cinghia.

Buon Natale alle tantissime famiglie che trascorrono senza dubbio il peggior Natale degli ultimi decenni. Buon Natale a chi spera e crede che questo sia l’ultimo degli anni sempre più bui e l’inizio di tanti Natali sempre più sereni. Tanta felicità a tutti i lettori del Blog. Auguri a tutti noi, vi lascio un “amuleto” particolare per un anno pieno di fortuna e prosperità:

Un tempo i contadini tenevano un grappolo d’uva bianca a seccare in soffitta e mangiavano quello a Natale o a Capodanno. Quei chicchi erano il simbolo della speranza, della sobrietà e della lungimiranza.

Ecco è il vero senso del Natale.

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Torniamo all’antico e sarà un progresso

“Nel luglio del 1511 Francisco Serrano, capitano di una delle tante flotte portoghesi che stanno saccheggiando i mari d’oriente, amico fraterno di Fernando Magalhanes, alias Magellano, il grande navigatore che qualche anno dopo proverà a fare il giro del globo via mare per dimostrare in modo concreto che la terra non è piatta ma è una sfera, come avevano ipotizzato i greci già nel III secolo a.C., ma che in quel momento è solo un modesto sobresaliente, cioè un soldato semplice, approda per primo alle mitiche ‘isole delle spezie’, oggi isole della Sonda, ancora vergini e non intaccate dalle conquiste europee e maomettane.

In alcune lettere all’amico Magellano, Serrano descrive l’accoglienza festosa degli isolani e la loro vita semplice: “La popolazione vive nuda e pacifica allo stato naturale, non conosce il denaro né mira a particolari guadagni”. Serrano, conquistato e non più conquistatore, decide di accettare “la vita primitiva, deliziosamente pigra, di quei cordialissimi indigeni”. Sposerà una ragazza nera del luogo e vivrà nelle Islas de la Especerìa fino alla morte. Continue Reading

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I veri guerrieri

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Toro Seduto era noto come un grande guerriero e in tarda età divenne una guida spirituale. Ecco cosa diceva questo grande personaggio della Storia sulla nuova società che stava avanzando, e che ben presto sterminò non solo la sua razza, ma quella di un intero continente. Si può essere guerrieri senza bisogno di uccidere.

“Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perchè nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica se stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a se stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell’umanità”.

Toro Seduto, Tatanka Yotanka (1831 – 1890) Capo tribù dei Hunkpapa Sioux (Lakota)

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Lo specchio della nostra vita

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Quando ti sembra di avere troppe cose da gestire nella vita, quando 24 ore in un giorno non sono abbastanza… ricordati del vaso della maionese e delle palline da golf.

Un professore stava davanti alla sua classe di filosofia e aveva davanti alcuni oggetti, quando la classe incominciò a zittirsi prese un grande barattolo di maionese vuoto e lo iniziò a riempire di palline da golf. Chiese poi agli studenti se il barattolo fosse pieno e questi risposero che lo era. Continue Reading

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