
Viviamo in un mondo alla rovescia. Chi ci comanda ha fatto un ottimo lavoro. Ha costruito un mondo alla rovescia dove tutto è ormai in vendita, anche la morale, l’etica, la civiltà, il buon senso, l’affetto, i valori sociali.
Un mondo a testa in giù fatto di persone che vivono con l’ansia addosso e che non sanno più dove sia il cielo e dove la terra, il mare. Dove andremo a finire? Proviamo ad immaginare, supponiamo che…
Supponiamo che l’Italia perda all’improvviso tutti i suoi migliori cittadini
Parabola. Supponiamo che l’Italia perda all’improvviso i suoi cinquanta migliori fisici, i suoi cinquanta migliori chimici, i suoi cinquanta migliori fisiologi, i suoi cinquanta migliori matematici, i suoi cinquanta migliori poeti, i suoi cinquanta migliori pittori, i suoi cinquanta migliori scultori, i suoi cinquanta migliori musicisti, i suoi cinquanta migliori letterati, i suoi cinquanta migliori meccanici, i suoi cinquanta migliori ingegneri civili e militari, i suoi cinquanta migliori artiglieri, i suoi cinquanta migliori architetti, i suoi cinquanta migliori medici, suoi cinquanta migliori chirurghi, i suoi cinquanta migliori farmacisti, i suoi cinquanta migliori marinai, i suoi cinquanta migliori orologiai, i suoi cinquanta migliori banchieri, i suoi duecento migliori commercianti, i suoi seicento migliori agricoltori, i suoi cinquanta migliori fucinatori, i suoi cinquanta migliori fabbricanti d’armi, i suoi cinquanta migliori conciatori, i suoi cinquanta migliori tintori, i suoi cinquanta migliori minatori, i suoi cinquanta migliori produttori di panno, i suoi cinquanta migliori produttori di cotone, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di seta, i suoi cinquanta migliori produttori di tela, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di chincaglierie, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di ceramiche e porcellane, i suoi cinquanta migliori fabbricanti di cristalli e vetrerie, i suoi cinquanta migliori armatori, le sue cinquanta migliori ditte di trasporto, i suoi cinquanta migliori tipografi, i suoi cinquanta migliori incisori, i suoi cinquanta migliori orafi e altri specialisti nella lavorazione dei metalli, i suoi cinquanta migliori muratori, i suoi cinquanta migliori carpentieri, i suoi cinquanta migliori falegnami, i suoi cinquanta migliori maniscalchi, i suoi cinquanta migliori coltellinai, i suoi cinquanta migliori fonditori, e le tante altre persone di professione non designata più abili nelle scienze, nelle belle arti, nelle arti e nei mestieri che nel loro complesso rappresentino i tremila migliori scienziati, artisti e artigiani d’Italia. Continue Reading →