In Italia cibo, internet, servizi postali e telefoni più cari della media Ue

In Italia il cibo costa il 13% in più che nel resto d'Europa

Siamo il Paese d’Europa con i salari più bassi e la tassazione più elevata, ma siamo anche quello Stato dove il cibo costa tredici volte di più che nel resto d’Europa. Internet, servizi postali e telefoni addirittura il 20% più cari della media Ue. È quanto emerge dagli ultimi dati dei prezzi al consumo diffusi da Eurostat.

Volete sapere quali sono gli unici Paesi in cui il cibo costa più che da noi? Svizzera, Norvegia, Danimarca, Svezia, Lussemburgo, Austria e Finlandia. Paesi con un pil pro capite decisamente più alto rispetto a quello nostrano. Continue Reading

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Aranciata senza succo d’arancia? Stop all’inganno

basta aranciata senza arancia

Basta con le aranciate senza arance. La Coldiretti annuncia il via libera comunitario al provvedimento nazionale che innalza dal 12% al 20% il contenuto di succo d’arancia delle bevande analcoliche prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino. La richiesta di innalzare la percentuale di frutta nelle bevande rappresenta una richiesta sollecitata da anni dalle cooperative agroalimentari. Continue Reading

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Venezia, acqua alta addio

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Per salvare Venezia dall’acqua alta, c’è una nuova idea. L’invenzione arriva dall’evento “D-Nest International Inventors Exhibition”, e dietro al progetto “Sixth Element” c’è Roberto Padoan comandante del gruppo Ferretti, sommozzatore professionista, esperto conoscitore della laguna veneziana, da oltre vent’anni impegnato in lavori in ambienti subacquei in campo internazionale, nel suo ricco curriculum non potevano mancare i carotaggi nel progetto Mose nei porti di Venezia, Chioggia e Malamocco. Continue Reading

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Allarme agromafie, un business da 16 miliardi di euro

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Il volume d’affari complessivo annuale dell’agromafia è salito a 16 miliardi di euro, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese perché la criminalità organizzata trova terreno fertile proprio nel tessuto economico indebolito dalla crisi. Almeno un miliardo e mezzo di euro transitano sotto forma di investimento dall’economia sana a quella illegale, ovvero circa 120 milioni di euro al mese, 4 milioni di euro al giorno. Continue Reading

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Turismo: Il “marchio Italia” non attrae più

turismo Italia

Nel 2005 eravamo “il Paese con maggiori capacità di attrazione al mondo”, oggi secondo il Country Brand Index, che definisce l’appeal di una destinazione agli occhi dei viaggiatori internazionali, siamo scesi al 18esimo posto.

Solo nell’ultimo anno, la quota di turismo internazionale intercettata dall’Italia è scesa al 4,1%. E con prospettive tutt’altro che rosee. Fino agli anni 70 siamo stati la prima meta turistica del mondo. Oggi siamo la quinta. Il turismo produce solo il 6% del valore aggiunto dell’economia italiana (83 miliardi di euro).

Turismo, Cultura e Made In non possono garantirci una fama a vita. Questo significa meno investitori, clienti, acquirenti, venditori e turisti. Il Paese Italia, sicuramente amato per arte, cultura, bellezza è considerato, agli occhi del mondo, poco tecnologico, innovativo, scarsamente attento all’ambiente, alla sicurezza e poco funzionale nell’ambito dei trasporti.

La mancanza di infrastrutture chiave, come aeroporti, porti, alta velocità, ma anche la scarsa manutenzione del territorio, il dissesto idrogeologico, la poca cura degli agglomerati urbani, la percezione di una eccessiva criminalità nelle città, il basso livello dei servizi pubblici locali, l’inadeguatezza delle infrastrutture digitali, sono tutti elementi che contribuiscono a ridurre sensibilmente l’appeal turistico del territorio italiano.

Il turismo in Italia è rimasto legato a un’idea che non appartiene più alla realtà. Da sempre lasciato più alla singola inventiva e all’iniziativa personale che non a una vera strategia nazionale.

Noi non siamo capaci a promuovere il turismo. Oggi il 50% dei turisti cerca notizie in rete. Il 70% dei turisti più affluenti cerca notizie in rete prima ancora di decidere dove andrà. E l’Italia non ha un sito ufficiale del turismo.

Nella classifica che misura competitività e qualità dell’industria turistica, l’Italia è 123esima su 144 paesi, e 133esima per competitività dei prezzi.

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