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Bambini maltrattati: Sono 100.000 le vittime, 1 bambino su 100

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Il maltrattamento all’infanzia procura, oltre che gravi danni fisici, emotivi, cognitivi e comportamentali per chi lo subisce, anche una spesa rilevante per la collettività. Si tratta di un flusso di uscite monetarie generato dai necessari interventi a protezione o trattamento delle vittime (ad es. affidi familiari, ricoveri ospedalieri, interventi della polizia, processi penali contro gli abusanti, ecc.), così come dalle iniziative di prevenzione del fenomeno (ad es. attività di sensibilizzazione). Una recente indagine di Terre des Hommes e Cismai ha stimato in circa 100.231 i minori maltrattati in Italia in carico ai servizi in quell’anno, pari allo 0,98% della popolazione minorile totale. I soli casi nuovi costano 910 milioni di euro ogni anno. Secondo il premio Nobel dell’Economia James Heckman: 1 dollaro investito nella prima infanzia su bambini a rischio genera un risparmio futuro di 7 dollari.

“I costi sociali della violenza all’infanzia sono tanto più alti quanto più diminuiscono le risorse per la prevenzione del maltrattamento. Il Cismai da anni lotta in Italia per l’affermazione del principio che un investimento significativo nella prevenzione della violenza sui bambini, fin dai primissimi anni di vita, porta ad un sicuro risparmio e soprattutto a una forte riduzione dei traumi infantili”, ha dichiarato Dario Merlino, presidente del Cismai, il coordinamento che rappresenta 70 centri italiani di cura dei bambini maltrattati. La prima ricerca italiana sui costi della violenza all’infanzia, fortemente voluta da Terre des Hommes e Cismai, ha analizzato una serie di categorie di costi, diretti e indiretti.

Tra i costi diretti per la cura e l’assistenza dei bambini vittime di maltrattamento, per la voce ospedalizzazione si giunge alla stima di una spesa annua sostenuta di 49.665.000€, per la cura della salute mentale di 21.048.510€ , mentre per i costi di welfare si sommano le spese per strutture/prestazioni residenziali (163.818.655€), di affido familiare (12.648.948€) e per il servizio sociale professionale (38.052.905€). La spesa per interventi diretti per il rispetto della legge è stata stimata in 3.166.545€ e per la giustizia minorile in 50.215.731€.

Il bambino maltrattato crescendo spesso diventa un adolescente e un adulto problematico, che può gravare sulla collettività. I costi indiretti sono quelli più pesanti: si passa attraverso i 209.879.705€ spesi per l’educazione speciale, i 326.166.471€ stimati per la cura della salute da adulti, 5.380.733.621€ per spese di criminalità adulta, 152.390.371€ per delinquenza giovanile e 6.648.577.345€ di perdite di produttività per la società. Sommando le voci dirette e indirette si giunge così alla stima di 13,056 miliardi all’anno versati dalla collettività in un anno tipo in Italia.

“Le nostre stime portano al risultato che la somma dei costi per il bilancio dello Stato è pari a circa 13 miliardi di euro, ovvero lo 0,84% del Pil nazionale annuo, un risultato non troppo distante dall’1% trovato da Fromm in uno studio simile per gli Stati Uniti”, commenta Paola Profeta dell’Università Bocconi e coordinatrice dello studio. “Una spesa che si traduce in un costo sociale di 130.259 euro per ogni bambino vittima di violenza.”

Scarica lo Studio nazionale “Tagliare sui Bambini è davvero un risparmio?”

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Claudio Rossi

“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.”

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